Amazon dà lavoro, ma spacca il Polesine. Casa miraggio? Camper in affitto a 3 euro

L’apertura del colosso americano crea occupazione, però i dipendenti non trovano alloggi per dormire. E c’è chi inventa originali soluzioni

Lo stabilimento di Amazon in Polesine

Lo stabilimento di Amazon in Polesine

Rovigo, 17 gennaio 2021 - Le due facce della rivoluzione che Amazon ha portato in Polesine non sono tanto lontane, una decina di chilometri poco più. A Castelguglielmo c’è la sede dello stabilimento, un colosso di vetro con le porte scorrevoli dietro le quali troveranno posto nell’arco di tre anni 900 persone. Poi percorri, sempre lungo la Traspolesana una manciata di chilometri ed arrivi a Lendinara. Qui, in un cortile a ridosso delle case c’è un camper. Sul parabrezza, un cartello di cartone. "Affittasi a dipendente Amazon per tre euro al giorno". Una risposta fai da te alla fame di alloggi delle persone piovute nella provincia di Rovigo con il miraggio a stelle e strisce di trovare un posto, oltre le vetrate che luccicano dell’universo della logistica. Due mondi si incontrano e un po’ si scontrano in questo angolo di Polesine attraversato dall’Adige.

Nella pianura che circonda campanili e case di San Bellino, Castelguglielmo, Lendinara e Lusia. Qui – era il 21 settembre dello scorso anno e di lockdown e seconde ondate si parlava appena un po’ nell’illusione estiva che l’incubo fosse dietro le spalle – ha messo radici un colosso, l’americano Amazon. Un gigante che ha i piedi sprofondati nella massima che il tempo è quantomai denaro. Perché il mercato si conquista – così insegnano fin da piccoli in America – solo con orgoglio e soprattutto con la testa piegata sul tavolo da lavoro, poco importa se è quello di un ingegnere o di un addetto alle spedizioni. Una rivoluzione è quel parallelepipedo che sembra rompere la pianura, di acciaio e vetro, 65mila metri quadrati su quattro piani, con l’insegna blu che non è altro che una freccia. La rivoluzione – si sa – è un eterno conflitto tra ricchezza e povertà. Così a qualche giorno – nemmeno tanti – dal taglio del nastro e dalle parole di Maurizio Passerini, sindaco di Castelguglielmo, e Aldo D’Achille, collega di San Bellino, i comuni a cavallo dei quali sorge l’impianto – che ripetono come un mantra quei 900 posti di lavoro nell’arco di tre anni – viene alla luce l’altra faccia della rivoluzione. Magari scomoda. Il primo annuncio lo fa la Cgil che parla di emergenza dei dipendenti nel trovare le case dove abitare durante il periodo dei contratti firmati nel mondo della logistica. Pieralberto Colombo, segretario della Cgil, parla di persone accampate nella zona di San Bellino, Castelguglielmo, Lendinara. "Ci sono dipendenti Amazon che dormono nelle auto", le sue parole. Il Polesine scuote la testa – non qui, non da noi – perché da queste parti al massimo steso su una panchina ci trovi l’anzianotto che si è fatto qualche ‘ombra’ in più.

Passerini e D’Achille ci vanno cauti – Amazon fa girare l’economia – ma sottolineano che il problema delle case c’è, eccome. "I lavoratori non sanno dove alloggiare e rischiano di accamparsi, si crea degrado e disordine sociale", sottolinea il primo cittadino di San Bellino, paese dove mai si era visto qualcuno dormire in macchina. Fino a quel momento. Anche se non è un’auto ma un camper almeno uno c’è. Si chiama Massimo Straccini, 58 anni, viene da Ferrara. Fa l’addetto allo stoccaggio, dice che i soldi per affittare una casa non li ha o che comunque con le garanzie che offre ai proprietari di immobili quelli manco lo stanno a sentire.

Amazon non la prende tanto bene. "Ma come portiamo il lavoro e adesso è pure colpa nostra", sembrano dire i vertici dell’azienda. Ribadiscono quanti posti hanno già creato – circa 300 – che si tratta per la maggior parte di persone del Polesine, che ai ragazzi che vogliono farsi un’impresa forniscono consigli – quelli te li danno tutti – e soprattutto il capitale iniziale, 15mila euro. "Il contratto più diffuso è il 5° livello della logistica, 39 ore settimanali, 1.550 lordo, 1.100 netto", spiega Colombo. Ma quel contratto fa gola. Viene Natale, le vendite vanno alle stelle. Natale passa. Il contratto di Straccini scade. "Mi hanno mandato via", dice lui. Amazon ancora non ci sta: "Ma come noi investiamo e ci accusano pure". Straccini è andato via, i colleghi sono rimasti lì. C’è chi ha preso la palla al balzo per far vedere che non solo gli americani sanno come si fanno i soldi. Un bel cartello, una ripulita al camper. Con tre euro compri un letto per dormire e magari il sogno americano lungo la Transpolesana.