Coronavirus Rovigo news. Tutto chiuso, tranne negozi e mercati

Il bilancio nel rodigino resta quello di un contagiato ad Adria, ricoverato in ospedale, e di 157 in isolamento domiciliare per precauzione

Effetto Coronavirus: tutte le partite rinviate

Effetto Coronavirus: tutte le partite rinviate

Rovigo, 2 marzo 2020 - Per evitare che il contagio dilaghi è tutto fermo, lo sport, l’università, le scuole, i luoghi di cultura in generale. Solo il commercio non viene scalfito dalle ordinanze anti assembramento. La Rugby Rovigo doveva giocare sabato a Roma contro le Fiamme Oro ma i campionati sono stati sospesi. Ferma anche la Serie D del calcio dove militano sia la squadra di Porto Tolle, il Delta, sia l’Adriese. Ferme anche le categorie minori e gli altri sport come il basket e la pallavolo.

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Il bollettino dell’azienda sanitaria polesana Ulss 5 è fermo a un tampone soltanto con esito positivo, un 50enne di Adria che è ricoverato nel reparto malattie infettive dell’ospedale Santa Maria della Misericordia del capoluogo. I tamponi con esito negativo sono saliti a quota 26 mentre di un test si sta attendendo l’esito. In isolamento domiciliare ci sono, al momento, 157 residenti nella provincia di Rovigo, gli uomini e le donne che devono starsene precauzionalmente a casa anche se non presentano sintomi perché hanno frequento luoghi o persone a rischio. Nel frattempo da questa condizione, che dura due settimane, ne sono già usciti in 31. Per quanto riguarda uno dei temi più sentiti, quello che sta facendo letteralmente esplodere le chat di Whatsapp delle mamme con figli in età scolare, è proprio la chiusura delle scuole.

Linea confermata da qualsiasi autorità più o meno competente sui social network senza che ci fosse ancora non l’ufficialità del decreto della presidenza del consiglio dei ministri. La stragrande maggioranza dei genitori è presa in contropiede, un’altra settimana nella quale deve trovare il modo di piazzare i figli che non hanno un’età per starsene a casa da soli, incustoditi. Mentre loro, gli alunni, in uguali proporzioni si rallegrano di saltare compiti ed interrogazioni. Non succede la stessa cosa ai loro colleghi più grandi, quelli che frequentano le università perché senza aver completato gli esami non ci si laurea dunque lo stop forzato rallenta solamente i tempi, intralcia i progetti di vita e di carriera.

"Le sessioni di laurea sono state sospese sia da Padova, sia da Ferrara — ha spiegato ieri Mauro Venturini, il responsabile del Consorzio universitario rodigino —. Lo stesso vale per gli esami mentre le lezioni riprenderanno on-line da domani (oggi, ndr ) per quanto riguarda Padova e da lunedì prossimo per gli studenti di Ferrara". Rovigo non ha una propria università, ci sono corsi di giurisprudenza dell’università di Ferrara in via Angeli mentre alcuni corsi dell’università di Padova sono al Censer, nella periferia nord, poco prima della frazione di Boara.

"Non tutti i corsi e non tutte le lezioni attiveranno la modalità online — ha fatto sapere Venturini — ma gli studenti verranno avvisati via e-mail. Mentre per quanto riguarda la frequenza proprio non si può, nemmeno per gli esami, perché resta tutto chiuso". I sindaci polesani, disorientati da ordini e contrordini, hanno quasi tutti deciso di tenere fede all’ordinanza restrittiva di lunedì scorso. In sostanza è tutto fermo a parte i mercati, i supermercati ed i centri commerci ali.