Covid variante inglese a Rovigo: 5 contagiati in quarantena

Il direttore dell’Usl: "Ha provocato l’aumento dei positivi". Inaugurato ad Adria uno spazio per far incontrare anziani e parenti

Chiara Paparella, Omar Barbierato e Simone Mori

Chiara Paparella, Omar Barbierato e Simone Mori

Rovigo, 14 febbraio 2021 - La variante inglese del Coronavirus in Polesine. Sono stati individuati 5 casi positivi, tutte persone di sesso maschile di diverse età che non hanno avuto contatti tra di loro e non appartengono a nessun cluster. Tre di essi sono residenti in città e due in comuni del Medio Polesine. Nessuno di loro ha soggiornato in Inghilterra nell’ultimo periodo. I tamponi era stato eseguiti nelle giornate del 3 e 4 febbraio e successivamente inviati all’istituto zooprofilattico delle Venezie per la tipizzazione dei ceppi di virus presenti nel territorio.

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Nella giornata di ieri è arrivata la conferma. "Il ceppo inglese non presenta forme clinicamente più gravi, ma si caratterizza per una più alta trasmissibilità e contagiosità, arrivando anche alle persone più giovani – ha spiegato il commissario dell’Usl 5 Antonio Compostella –. La presenza di cinque persone, non collegate tra di loro, positive ci induce a pensare che la variante stia già circolando in Polesine e che la sua presenza possa essere uno dei fattori che ha portato ad un leggero rialzo della curva del contagio nell’ultima settimana". I pazienti sono tutti asintomatici e si trovano in isolamento. "Nessuno di loro si trova al momento ricoverato – ha precisato Compostella –. In caso di altri pazienti con questa variante non saranno necessari isolamenti più restrittivi, data la massima sicurezza dei reparti Covid". Sono 32 i positivi nelle ultime ore. Ci sono anche due vittime.

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Erano nel Covid Hospital di Trecenta. Sono un uomo di 85 anni del Basso Polesine che si trovava in area medica Covid e una donna di 87 anni residente in città, anche’essa in area medica Covid. Il totale delle vittime con Coronavirus sale a 403. Scende il numero dei pazienti ricoverati, 65 in totale. Sono 53 nell’ospedale Covid di Trecenta, 45 si trovano in area medica Covid e 8 nel reparto di terapia intensiva. Sono 11 le persone ricoverate nel nosocomio di Rovigo, di questi 11 in malattie infettive e uno nel reparto di rianimazione.

Ancora positivo il paziente ricoverato nel reparto di psichiatria all’ospedale di Adria. Prosegue a rilento la campagna di vaccinazione. Prima dose per 8.075 persone, 37 in più rispetto ai giorni scorsi; seconda dose 7.376 persone. Ieri mattina nella casa di riposo di Adria sono stati inaugurati tre gazebo nell’auditorium Pertini. Le strutture permetteranno a familiari di poter abbracciare e tenere per mano durante la visita protetta i loro parenti. Una soddisfazione per il presidente del Cda, Simone Mori, che da sempre ha creduto in questo importante progetto. "Credo sia l’inizio di un nuovo percorso che vogliamo dare al Csa – ha detto – ringrazio il sindaco Omar Barbierato, l’assessore con delega al sociale Sandra Moda e il presidente del consiglio Franco Bisco. Il mio plauso al vice presidente della Croce Verde, Lamberto Cavallari, che ci ha aiutato, e alla dottoressa Chiara Paparella, responsabile del distretto 2 dell’Usl 5 e alla direttrice Paola Spinello, che si è caricata sulle spalle tutta la struttura in questo momento difficilissimo. Ricordiamo chi ora non c’è più, chi ci ha lasciato in questo momento e dedicheremo un giorno a loro. I gazebo inizieranno ad essere attivi nel momento in cui saremo struttura Covid free e avremo il via dell’Usl 5". Nella mattinata si è esibito il gruppo dell’istituto comprensivo di Ariano, Turolla. Ha preso la parola il sindaco Omar Barbierato: "Tante sono state le difficoltà, ma alla fine dovremo ricordare di questa giornata. Nei momenti di difficoltà non ci si divide, ma si sta assieme e si cerca di superare assieme le difficoltà. I volontari e tutti i dipendenti della struttura ci hanno insegnato proprio questo, a fare squadra ed aiutarsi per il bene comune". Al taglio del nastro Chiara Paparella, Omar Barbierato e Simone Mori che hanno dato simbolicamente il via alla struttura.