Crisi Geodis: tavolo regionale sulla chiusura del sito di Villamarzana

Sul piatto della trattativa: ammortizzatori sociali, riqualificazione e ricollocamento dei 140 lavoratori della logistica

Lavoratori Geodis durante un presidio di protesta

Lavoratori Geodis durante un presidio di protesta

Venezia, 12 aprile 2023 - Si è tenuto oggi, convocato dall’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan e gestito dall’Unità di Crisi aziendali regionale, un incontro di aggiornamento rispetto alla situazione che si è venuta a creare con l’annunciata chiusura del sito logistico di Villamarzana (Rovigo) che coinvolge circa 140 lavoratori diretti. All’incontro, che segue a quello tenutosi il 21 marzo sempre a Venezia, hanno partecipato le organizzazioni sindacali di categoria di CGIL, CISL e UIL, i rappresentanti delle società Geodis spa e Facework srl.

L’incontro ha avuto l’obiettivo di monitorare lo stato di avanzamento degli impegni assunti tra le parti al fine di garantire una continuità produttiva al sito, sostenere con gli idonei ammortizzatori sociali i lavoratori attualmente coinvolti dalla situazione di crisi e di verificare ogni azione di supporto utile alla riqualificazione e ricollocamento dei lavoratori. Dopo ampio confronto tra le parti è stata valutata la necessità di riaggiornare l’incontro a venerdì 14 aprile per consentire alle parti di perfezionare i termini dei rispettivi apporti al fine di individuare una risoluzione della crisi.

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La mobilitazione 

Grande preoccupazione e rabbia per le lavoratrici e i lavoratori della Geodis, specializzata nella logistica che ha come mono committente Amazon Italia Logistica srl, che a partire da lunedì 13 marzo sono in sciopero contro il rischio di chiusura del sito. Nella sede, posta nell’area artigianale tra Arquà Polesine e Villamarzana, sono in pericolo 140 posti di lavoro, per questo motivo l’astensione dal lavoro è proseguita nei giorni successivi. Davanti ai cancelli anche i segretari delle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti per manifestare in maniera unitaria. La storia recente e la situazione attuale, che rischia di avviarsi rapidamente e definitivamente a conclusione, dell’impianto Geodis di Arquà Polesine - Villamarzana (Rovigo), all’interno del quale sono movimentate le merci di Amazon. Geodis è attivo come operatore logistico nel sito rodigino da circa 15 anni, gestendo l’attività di logistica per conto di diverse aziende italiane. Sette anni orsono, Geodis ha stipulato con Amazon un contratto di appalto in esclusiva per il cantiere di Arquà Polesine -Villamarzana, affidato in subappalto a una società cooperativa, la quale reclutava personale attraverso un’agenzia interinale. L’affidamento ad Amazon del cantiere in oggetto ha comportato, per Geodis, il trasferimento dei clienti allora presenti, e del relativo personale in pianta stabile, dal sito oggi a rischio di chiusura verso altri cantieri. L’ingresso di Amazon nell’impianto è avvenuto nel giugno del 2016, con contestuale assunzione di nuova forza lavoro totalmente precarizzata. Nell’ultimo anno le società Geodis e Amazon hanno comunicato che il cantiere verrà chiuso, con licenziamento di tutto il personale nel prossimo luglio.