L’ex centrale rivive nel presepe

Enel dona a Porto Tolle la natività, simbolo tra passato e futuro. Nella zona sorgerà un villaggio turistico

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Nei giorni scorsi è stato inaugurato il presepe che Enel ha donato alla comunità di Porto Tolle. Per l’occasione erano presenti, oltre ai rappresentanti di Enel quelli di ’Human company’. Il gruppo di Firenze, leader in Italia nel comparto open air, realizzerà il villaggio turistico nel territorio della ex centrale di Polesine Camerini. Il primo cittadino Roberto Pizzoli, affiancato dal vice sindaco Silvana Mantovani ha ringraziato a nome della cittadinanza i vertici di Enel per il dono ricevuto. L’opera imponente è stata realizzata dagli ex dipendenti della centrale e trasportata nella piazza davanti il municipio di Ca Tiepolo dalla ditta ’Canella scavi’. "Il presepe racchiude un importante valore simbolico e sarà motivo di attrazione per chi vive nelle frazioni del Comune – ha dichiarato il sindaco Pizzoli –. Siamo ad un passo dal consolidamento della Scia che avverrà entro Natale e dunque dall’inizio della fase di demolizione della ex centrale, dove sorgerà il villaggio turistico di ’Human Company’. Per il nostro Comune sarà un’opportunità di crescita e sviluppo socio-economico". Alberto Marini di ’Enel produzione’ ha espresso il piacere della multinazionale per questo dono alla comunità, sottolineandone il significato simbolico. Ha preso poi la parola l’ingegnere Stefano Pavanetto, ex direttore della centrale di Polesine Camerini: "Quella della centrale di Porto Tolle è una storia che riguarda una grande famiglia composta da circa 400 persone. Il presepe si ispira alla forma delle condotte di cui si caratterizzava la centrale. Questo dono lascia traccia del passato che ha coinvolto sotto molti punti di vista la vita delle famiglie". Mario Raniolo, direttore di Human Company, ha spiegato: "Conosciamo il ruolo avuto da Enel per la comunità ed è nostra priorità, in accordo con l’amministrazione, il coinvolgimento del territorio nel futuro del sito dell’ex centrale. Desideriamo restituire a Porto Tolle un pezzo del proprio territorio in modo tale che l’area venga ricondotta alla sua natura originaria, per dare luogo ad un progetto di sviluppo sia operativo che gestionale".

Guendalina Ferro