Morti a New York, Rovigo attende risposte sulle cause: droga tagliata male?

In città, intanto, si sta pensando ad una raccolta fondi per sostenere le spese del rimpatrio dei corpi di Luca Nogaris e Alessi Picelli: i costi potrebbero superare i 10mila euro

Nei riquadri: Alessio Picelli (a sinistra) e Luca Nogaris (a destra)

Nei riquadri: Alessio Picelli (a sinistra) e Luca Nogaris (a destra)

Rovigo, 14 agosto 2022 – Se da una parte le famiglie dei due rodigini Luca Nogaris e Alessio Picelli, morti il 10 agosto in un appartamento del Queen’s situato sulla 29esima strada, attende l’esito dell’autopsia, dall’altra preoccupano i tempi e costi per il rimpatrio delle due salme. Infatti, appare complicato il trasferimento dei due corpi dall’America all’Italia, sia nei tempi e anche, purtroppo, sul piano economico. Si stima una spesa che potrebbe superare i dieci mila euro. Ma una cosa è certa: i familiari delle vittime stentano a credere all'ipotesi della polizia newyorkese su una possibile overdose

Sommario: 

Quando l'autopsia?

La prossima settimana dovrebbe essere presumibilmente quella in cui si potrebbe conoscere i risultati dell’esame autoptico sui corpi di Luca Nogaris e Alessio Picelli. Intanto, si sta profilando una campagna di sensibilizzazione e supportare i costi che dovranno sostenere le famiglie per riportare ‘a casa’ i feretri di Luca e Alessio. Amici, conoscenti e non solo, stanno pensando e pianificando una raccolta fondi, con dettagli che saranno resi noti nei prossimi giorni.

Dubbi sulle cause della morte

Al centro dei dubbi e perplessità delle famiglie, inoltre, l’ipotesi che il decesso sia stato causato da un’overdose, questo secondo i media americani e le fonti della polizia newyorkese. I fatti sono successi Il 10 agosto, con la notizia nella notte della morte di Luca Nogaris 39 anni di Rovigo, artigiano imbianchino, sposato con Stefania e padre di tre figli, e Alessio Picelli, 48 anni, sposato, imprenditore e socio con un altro collega della società ‘Helementi Interiors’ che ha sede a Rovigo, originario di Villadose, ma da tempo era residente a Rovigo.

Droga tagliata male?

Entrambi e un terzo collega della provincia di Verona, erano nella Grande Mela per valutare un progetto di ristrutturazione di una casa, che gli era stato commissionato. Sul fronte delle indagini la tesi degli inquirenti newyorkesi che la causa della morte dei due polesani possa essere stata per una possibile overdose. Un fatto, secondo gli inquirenti, ripresa anche dai media americani, che sarebbe confermato dal rinvenimento di alcuni accessori per il consumo di sostanze stupefacenti.

Un fatto, sempre secondo la polizia di New York che indaga, sarebbe collegato ad altri verificatisi nell’ultimo periodo nei quartieri newyorkesi, ovvero, la circolazione di droga tagliata male con del fentanyl, la quale sarebbe letale per chi ne farebbe uso. Tutte ipotesi e indiscrezioni, che attendo le doverose conferme e l’autopsia dei prossimi giorni chiarirà la reale natura del decesso. Su tutto questo, famigliari e amici non credono alla tesi della droga e chiedono a gran voce: “Voglio risposte concrete”.