Torna lo spettro della West Nile Trovate le prime zanzare infette

Al momento non risulta alcun caso tra i polesani. Continua il programma. di abbattimento delle larve

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È tornata la West Nile in Polesine. È stato trovato in un pool di zanzare catturate dall’Istituto profilattico sperimentale. Erano state catturate il 29 luglio scorso, sono delle Culex pipiens. Continua nel frattempo in tutto il territorio l’attività di disinfestazione larvicida secondo calendario: attualmente sono in corso il quarto ciclo e l’ottavo ciclo. Le zanzare sono state catturate tramite le apposite trappole dislocate in aree rurali e urbane della provincia. L’Ulss sta continuando, in sinergia con i comuni, l’attività di disinfestazione delle larve di zanzara nelle caditoie, nei fossati e in altri ristagni delle aree pubbliche del nostro territori, secondo il calendario inviato a tutti i Comuni. E precisa che sono attualmente in corso il 4° ciclo larvicida dei 6 cicli di trattamento previsti per le caditoie e l’8° ciclo larvicida dei 12 cicli di trattamento previsti per i fossati. Inoltre l’azienda sanitaria ha invitato tutti i comuni della provincia ad avvisare e informare la popolazione sui potenziali rischi di infezione.

Nel materiale informativo inviato si ricorda di mettere al riparo dalla pioggia tutto ciò che può raccogliere acqua; di usare i repellenti cutanei seguendo le indicazioni riportate sulle confezioni sia in casa che all’aperto; di ontrollare periodicamente giardini e spazi verdi dove possono crearsi spontaneamente nuove raccolte d’acqua. Come è ormai noto alcune specie di zanzare possono trasmettere malattie infettive, in particolare la zanzara tigre e la zanzara comune (Aedes albopictus) e la zanzara comune (culex pipiens).

La malattia da West Nile o Febbre del Nilo Occidentale, dal punto di vista epidemiologico, è la più importante malattia virale trasmessa da zanzare in Italia. Il virus viene trasmesso a uomini e animali, per mezzo della puntura di zanzara del genere Culex, che colpisce soprattutto gli uccelli selvatici (per lo più passeriformi e corvidi), attraverso i quali il virus può circolare e mantenersi nell’ambiente. La strategia vincente è controllare la proliferazione delle larve di zanzara .