Serata troppo umida, etilometro inaffidabile. Assolto un 39enne

Era stato fermato alla guida della sua auto a Stienta

Alcoltest

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Rovigo, 21 aprile 2015 - Era stato fermato alla guida della sua auto a Stienta e, sottoposto all’etilotest, era risultato positivo, con un tasso alcolico pari a 1.33. Per questo a un altopolesano di 39 anni, N.R., era stata ritirata la patente per sei mesi e aveva ricevuto una multa da 8.500 euro. Ma ieri mattina, è stato assolto dal tribunale di Rovigo, perché quella serata era troppo umida. L’etilometro, infatti, è omologato per resistere al 95% di umidità nell’aria e il 16 novembre del 2012, come molte notti in Polesine, secondo le centraline dell’Arpav l’umidità presente era del 100%. Una sentenza che non passerà certo inosservata quella che è arrivata ieri per l’altpolesano, difeso dall’avvocato Nicola Zambon di Adria, che metterà in allerta molti altri automobilisti. La difesa aveva dimostrato – producendo anche i bollettini Arpav della centralina più vicina – che quella sera l’umidità relativa era del 100%, mentre l’etilometro è omologato per un funzionamento ottimale sino al 95% di umidità relativa. Non solo: l’avvocato Zambon ha anche ricordato come il decreto 196 del 1990 del ministero dei Trasporti limiti ulteriormente il tasso di umidità entro il quale rilevamenti del genere hanno affidabilità, portandolo al 90%. Le motivazioni saranno depositate prossimamente, ma è verosimile che il giudice Silvia Varotto abbia accolto questa impostazione.

La sera del 16 novembre 2012, l’uomo era stato sottoposto a due misurazioni fatte con l’etilometro: la prima parlava di 1.38 grammi di alcool per litro di sangue, la seconda di 1.33. Oltre il doppio della soglia superata la quale scatta la contestazione della guida in stato di ebbrezza. I provvedimenti scattati a carico a seguito dell’esame effettuato dai carabinieri della stazione di Castelguglielmo, su una strada di Stienta, erano stati due: da un lato la denuncia a piede libero per l’ipotesi di reato di guida in stato di ebbrezza, dall’altro la sospensione della patente. Quest’ultimo è stato il primo a cadere, con una sentenza del giudice di pace di Ficarolo che aveva accolto il ricorso curato dall’avvocato Nicola Zambon di Adria, annullando l’atto impugnato. A seguito del procedimento penale per guida in stato di ebbrezza era invece stato notificato dalla Procura un decreto penale di condanna a 8500 euro e sei mesi di sospensione della patente. Ieri la sentenza: il giudice ha accolto la richiesta dell’avvocato Zambon, assolvendo definitivamente l’imputato.