Università Rovigo, arriva la facoltà di ingegneria in centro

L’assessore alla cultura Tovo: "Mi sono sempre battuto in questa direzione. Un altro passo avanti dopo Palazzo Angeli"

Il taglio del nastro dell’Urban Center nell’ex Celio, per anni rimasto chiuso

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Rovigo, 8 settembre 2021 - "Con il corso universitario all’ex liceo Celio, parliamo di alta istruzione, ho sempre sostenuto l’idea di incrementare la presenza universitaria con corsi di laurea possibilmente nel centro della nostra città". L’assessore comunale alla cultura, Roberto Tovo, parla anche da ex presidente del Cur, definendo il nuovo progetto universitario che decollerà il 4 ottobre col corso di ingegneria idraulica che vanta già 50 iscritti.

Un progetto che allargato anche all’imminente varo del nuovo studentato al Censer, rappresenta il fiore all’occhiello della giunta Gaffeo. "L’inaugurazione del nuovo corso di laurea magistrale in Water and geological risk engineering dell’Università di Padova -  aggiunge Tovo -  è un passo importante dopo l’apertura della facoltà di giurisprudenza a Palazzo Angeli. Adesso parte questo nuovo corso in parte sostenuto dalla nascita dell ‘Innovation Lab. Il tutto frutto di una consolidata sinergia tra amministrazione comunale e Fondazione Cariparo intervenuta con un contributo di 640mila euro. Quindi si allarga l’offerta formativa universitaria, il livello della proposta è eccelso e ritengo che sia nella sensibilità della città dedicarsi all’istruzione con un intervento di riqualificazione urbana molto interessante".

Si tratta di un corso di laurea organico ad una terra dei grandi fiumi come il Polesine? "Il corso insiste si un territorio che è naturalmente legato all’idraulica e quindi coniuga l’istruzione ad una vocazione naturale dando così al Polesine con un respiro internazionale, con studenti provenienti da tutto il mondo"

L’investimento universitario si completa poi con la nuova residenza al servizio degli studenti del Cur, 30 appartamenti in grado di ospitare complessivamente 100 studenti tutti dotati di connessione internet in fibra. Rovigo sta diventando sempre di più una città a misura di studenti? "Lo studentato è una realtà importante, un esempio di residenzialità che potrà allargarsi. Infatti stiamo cercando di capire se con il tempo e secondo le nuove esigenze abitative, si riuscirà ad affiancare allo studentato altri immobili e altri locali, dando così ai privati la possibilità di affittare. Faccio un appello a chi dispone di appartamenti liberi. Si tratta di un’opportunità di avere come inquilini degli studenti avendo alloggi a norma e con regolari contratti. L’università offre infatti numerose ricadute positive a livello di sviluppo economico della città".

In questo senso la giunta, attraverso anche questo progetto, sta lavorando per cambiare la città? "Mi pare di sì, stiamo lavorando per rendere Rovigo sempre più capoluogo di provincia con reti culturali molteplici. Rovigo comincia ad avere più opportunità e più respiro internazionale: avere il corso di ingegneri idraulici vuol dire dialogare con settori tecnici e imprese presenti sul territorio, delineare sbocchi occupazionali e quindi aprire opportunità tra formazione e lavoro. Spero sia solo l’inizio con effetti positivi per il futuro di questa città".

Cultura e formazione, possiamo parlare di tentativo di cambio di pa sso? "L’apertura della facoltà di giurisprudenza a Palazzo Angeli avvenuta dopo il nostro insediamento è un esempio. Tutto è stato fatto, dalla disponibilità dell’immobile all’inizio delle lezioni, in poche settimane, senza ritardi. Adesso con lo stesso spirito si sta creando questa nuova opportunità nel centro della città, frutto di contatti, sensibilità e disponibilità di risorse messe a diposizione dall’amministrazione col ruolo fondamentale della Fondazione Cariparo".