Meteo Rovigo, la piena del Po fa tremare il delta. Allagato il parco della rotta

Emergenza, vie sott'acqua e tronchi buttati in mare

Rovigo, la piena del Po (Foto Tosatti)

Rovigo, la piena del Po (Foto Tosatti)

Rovigo, 6 novembre 2018 - La nuova ondata di maltempo che nella notte di lunedì si è abbattuta sul Polesine, ha coinciso anche con il passaggio del colmo di piena del Po nelle prime ore del mattino ad Occhiobello. Le golene lungo il grande fiume sono finite sott’acqua ad Occhiobello, Canaro e Polesella. L’immagine simbolo dell’ondata di piena è il ‘Parco della rotta’, ad Occhiobello, dove si trova il monumento che ricorda il luogo dove il 14 novembre 1951 ruppe il Po. La zona è allagata e l’acqua ha quasi sommerso il cartello che indica la data di quella triste pagine nella storia del Polesine.

L’ondata di maltempo prosegue con allerta arancione in Veneto. Il bollettino dell’agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) aggiorna quasi in tempo reale i dati del livello dell’acqua lungo il corso del fiume. Per Occhiobello la stazione per i rilievi è quella di Pontelagoscuro. Alle 9.30 di ieri registrava un 1.16 metri con un calo della piena nel corso del mattino, 1.10 metri alle 12,30 e 1.06 metri alle 13,30. Si tratta di dati che confermano quanto previsto nei giorni scorsi, ovvero il deflusso regolare del fiume verso il mare

Tronchi sono stati portati dalla piena nei rami del Delta del Po, creando una situazione di forte allarme. Qui, proprio per l’arrivo dell’onda d’acqua del fiume Po, la criticità continua ad essere di livello 2 (moderata) a causa del difficoltoso deflusso in mare. Dal Delta a Castelmassa. Il maltempo dopo una breve tregua continua a colpire. Pioggia torrenziale nella notte tra domenica e lunedì su tutto il Polesine, soprattutto nella zona di Castelmassa con incidenti ed allagamenti. Disagi alla circolazione anche in Transpolesana, interrotto ieri mattina il collegamento tra Castelmassa e Ceneselli. La regionale 482 era un lago d’acqua, sono dovuti intervenire i volontari della Protezione civile Altopolesana.

Qui Delta. Allarme per il passaggio di tronchi e detriti sul ponte di Corbola. I vigili del fuoco ieri mattina hanno fatto un sopralluogo per valutare se rimuovere i detriti che sono stati portati dalla piena del Po e che si sono accumulati alla base dei piloni. La montagna di rami e tronchi rischia di diventare un ostacolo proprio al deflusso piena. Per le forti mareggiate danni negli impianti di cozze. Le onde hanno provocato la rottura dei filari con dispersione dei mitili. Gli argini che separano il Po di Tramontana dalla laguna di Barbamarco hanno ceduto causando l’ingresso di quantità d’acqua che altera la salinità provocandi la morte delle vongole negli allevamenti. Dani Azzalin, pescatore di Scardovari che è stato tra i dirigenti della cooperativa Delta Padano, spiega la situazione. «E’ stato allungato l’orario di consegna delle vongole, proprio per avvantaggiare chi lavora negli allevamenti di mitili – spiega –. Il mare è ancora grosso e molto pericoloso, per cui non si può pescare in alto mare. A causa della piena sono stati buttati nella lagune tanti tronchi che rappresentano un forte rischio. In questi giorni l’allerta continua».

Castelmassa. Pioggia torrenziale nella notte tra domenica 4 novembre e ieri, interrotto il collegamento tra Castelmassa e Ceneselli. E’ finito fuori strada un mezzo pesante nelle vicinanze della Cargill, illeso il conducente. Anche in questo caso sono intervenuti i vigili del fuoco. La rotatoria si era allagata, il conducente del camion ha così perso il controllo del mezzo.