Rovigo, crisi Iras: passi avanti verso una soluzione condivida

Nella mattinata odierna le tre sigle sindacati hanno incontrato l'assessora Lanzarin: "Massimo impegno della massimo impegno da parte della Regione Veneto per il raggiungimento di un'intesa fra Comune ed Iras"

Una manifestazione di protesta davanti a Iras

Una manifestazione di protesta davanti a Iras

Rovigo, 21 marzo 2022 - Nuove rassicurazioni sul futuro dell'Iras Rovigo. Questo quanto emerso dall'incontro con l'assessore regionale alle politiche sociosanitarie del Veneto Manuela Lanzarin , che si è tenuto questa mattina a Palazzo Balbi Venezia, ad una settimana dal 'flash mob' e dall'incontro con il presidente Luca Zaia a Rovigo, il 14 marzo. La delegazione sindacale era composta dai segretari di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, Davide Benazzo, Franco Maisto e Cristiano Pavarin , e da due lavoratori delegati per ciascuna sigla. Al tavolo era presente anche il nuovo direttore della Direzione dei Servizi Sociali della Regione Veneto Pierangelo Spano.

Un quadro sulla situazione dell'Iras, dove nulla sembra essere ancora stato deciso e la situazione si dovrebbe chiarire nel giro di poche settimane, è stato comunque escluso che la sopravvivenza dell'ente, con i suoi servizi residenziali ed i suoi lavoratori, possa essere messa a rischio. L'assessore Lanzarin ha fatto presente che sulla questione Iras c'è il massimo impegno da parte della Regione Veneto che sta cercando di favorire il raggiungimento di un'intesa fra Comune ed Iras. “Venerdì, ci ha spiegato-fanno sapere i rappresentanti sindacali-si è incontrata con il sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo, accompagnato dal segretario comunale, proprio per cercare di favorire una soluzione condivisa.

Tutto è concentrato su Casa Serena ed il suo futuro, con ipotesi di massima. La revisione totale della convenzione, una revisione parziale e il proseguimento della stessa. L'ultima ipotesi in realtà sembra ormai impercorribile. Ne restano quindi due e sta al sindaco Gaffeo ed al commissario straordinario dell'Iras trovare il punto di equilibrio. Tutto ruota-proseguono i sindacati-attorno alla domanda delle spese sostenute su Casa Serena e sulla eventuale restituzione di una porzione dello stabile al Comune, se non dell'intera Casa Serena”. Un nodo particolarmente delicato, perché riguarda il destino di cento posti letto accreditati e di una fetta consistente della forza lavoro dell'Iras.

Sulla permanenza dell'Iras a San Bortolo, l'assessore Lanzarin: “Ha comunque mostrato una possibilità granitica, spiegando anche che si stanno valutando incrementando nel numero dei posti accreditati. La nostra pressione sta quindi evidentemente accelerando il percorso per scongiurare scenario disastrosi ma confidiamo in una soluzione idonea ai dipendenti e che possa portare anche il recupero della produttività ed alla stabilizzazione dei precari.Iras agli anziani e centrale nell'assistenza.