
Dai numeri del Sole24Ore emerge che la città delle Due Torri è al primo posto per percentuale di laureate ogni...
Dai numeri del Sole24Ore emerge che la città delle Due Torri è al primo posto per percentuale di laureate ogni 1.000 abitanti (31,5%) nel nostro Paese ed è seconda in Italia per tasso di occupazione femminile (73,8%), oltre ad aver agganciato il primato tra le grandi città dello Stivale.
Anche l’Università di Bologna ha contribuito a questo successo, infatti il 57% dei laureati durante l’anno accademico sono donne. In particolare, l’Ateneo sta sempre più lavorando per garantire un ingresso nelle facoltà Stem, spesso presidiate più dagli uomini. Una realtà da 70mila iscritti, di cui solo un quinto (20%) sono residenti nell’Area metropolitana.
La fetta più grossa della torta (80%) è rappresentata da studenti fuorisede o da Erasmus.
Per aiutare in particolare proprio questa grossa parte di giovani, ogni anno Unibo stanza svariati contributi-affitto per dare sostegno ai redditi più bassi e sta lavorando a un piano di investimento edilizio per incrementare la disponibilità di posti letto a Bologna, passando così dai 1.818 posti attuali a 2.500 entro il 2028.
Certamente un impegno importante dal punto di vista economico, ma una goccia nel mare per risolvere il problema degli affitti, il cui prezzo è sempre più in aumento (+5,3%) rispetto al 2023, come testimoniato dalla classifica del Sole24Ore.
Un aiuto da parte dell’Università di Bologna arriva anche per quanto riguarda il sistema del trasporto pubblico locale: 17mila abbonamenti bus, in tutta la Città metropolitana, sono stati in parte supportati, a livello di costi, dall’Ateneo.