STEFANO BENZONI
Calcio

Aiello, dagli Usa con Cesena nel cuore "Non mi sento presidente, sono solo John"

"La mia e la nostra volontà è fare il bene del club per i tifosi e per la città. Stiamo cercando un gm che gestisca la parte economica"

Aiello, dagli Usa con Cesena nel cuore  "Non mi sento presidente, sono solo John"

Aiello, dagli Usa con Cesena nel cuore "Non mi sento presidente, sono solo John"

di Stefano Benzoni

Manca da Cesena da più di quattro mesi ma mai come in questa estate il suo nome è stato citato, chiamato, quasi evocato da tutti i tifosi del Cavalluccio. Stiamo parlando di John Aiello, l’ex socio di Robert Lewis alla guida della società e da pochi giorni non più copersidente insieme a Robert, ma solamente presidente: punto e basta.

Come sta John?

"Sto bene, sono molto impegnato. Ho fatto solo qualche giorno di vacanza con la mia famiglia. Per il resto, lavoro. Tanto lavoro.

Manca da tempo da Cesena.

"Oltre al lavoro, che da qualche mese mi impegna ancora di più, devo pensare ai figli che sono ancora piccoli e pretendono la mia presenza: non posso lasciare che, ad occuparsene, sia solo mia moglie. Detto questo, non c’è un giorno in cui non dedichi almeno qualche ora al Cesena, tra telefonate, videocall, analisi".

In compenso è venuto suo fratello Michael. Questo vuol dire che la sta sostituendo come presenza e vicinanza alla squadra?

"Anche Michael è molto coinvolto: col tempo, si è avvicinato sempre più alla vita del club e vuole essere più presente fisicamente. E ora si sono innamorati di Cesena anche gli altri soci del JRL, Anthony Scotto, Bruce, Peter, che sono già stati in città".

Che giudizio trae di questo anno e mezzo alla guida del Cesena? Esperienza, risultati, rimpianti, errori, soddisfazioni.

"Complessivamente è stata molto positiva. Ho conosciuto un popolo che mi ha accolto bene e che non molla mai, come ha dimostrato nel dramma dell’alluvione. Abbiamo fatto tante cose buone, e disputato un grande campionato a cui è mancato qualcosa. Abbiamo commesso anche errori, ci mancherebbe, ma questo ci servirà per fare esperienza. Adesso dobbiamo sistemare alcune situazioni tra cui i rapporti con i vecchi soci, e credo che ora ci siano le condizioni per farlo e per risolvere tutto".

Rifarebbe tutto quello che ha fatto?

"Sì. Ma senza gli errori (ride, nda)"

Come sarà strutturata la governance del Cesena?

"Non mi piacciono i titoli, nemmeno il mio. Io non mi sento un presidente: sono John e basta. Abbiamo da poco inserito Scotto nel consiglio di amministrazione e in futuro altre persone entreranno perchè ci vogliono tante competenze e abbiamo un gruppo di investitori che possono portare le loro esperienze. Magari ci sarà spazio anche per una figura di Cesena. Stiamo cercando un general manager che gestisca la parte economica del club ma, nel frattempo, siamo tranquilli perché c’è una squadra di professionisti anche dietro le scrivanie".

Suo fratello Michael ha detto che resterete a Cesena anche se non dovesse arrivare la promozione in B nel 2024: conferma?

"Quello che conta ora è che siamo qui a Cesena. Non posso pensare al futuro, perché siamo troppo focalizzati sul presente".

Mai pensato di vendere il Cesena?

"No. Ascolto sempre chi vuole o vorrebbe entrare in società, ma non penso a mettere in vendita il 100% del club".

Quali sono gli obiettivi della prossima stagione?

"Preferisco non fare previsioni, ma solo ribadire la volontà di fare bene per i tifosi e per Cesena. E, per bene, intendo dentro e fuori dal campo. Posso garantirvi che in questi mesi è cresciuta la visibilità della città negli Stati Uniti: ora tanti amici americani conoscono Cesena grazie a noi".

In che rapporti è con Toscano e con Artico?

"Abbiamo un ottimo feeling. Mi piace tanto il mister e ho tanta fiducia in Artico: sono due grandi professionisti".

Cosa pensa della campagna acquisti-vendite?

"Anche in questa sessione di mercato stiamo facendo tanto per allestire una rosa competitiva. Abbiamo confermato l’ossatura della squadra ma anche chiuso tante operazioni in entrata. E poi ci sono i giovani come Cristian Shpendi, Francesconi e Giovannini, la cui presenza in squadra mi rende felice".

C’è un giocatore del Cesena a cui si sente particolarmente legato?

"A tutti, non ho favoriti. A parte il risultato finale, sono orgoglioso di quanto hanno fatto la scorsa stagione e di come si stanno preparando per la nuova stagione".

Ha in mente una partita che l’anno scorso l’ha entusiasmata ed una invece che l’ha particolarmente delusa?

"Ricordo bene quando abbiamo vinto 4-0 contro l’Entella in casa. Mentre cancellerei il pareggio all’ultimo secondo del Gubbio".

Cosa vuoi dire oggi ai tifosi del Cesena?

"Voglio dire loro grazie per il supporto, per quello che hanno fatto. Il Cesena esisteva prima ed esisterà dopo di noi, e con esso i suoi tifosi. Ho visto la risposta degli abbonati che mi rende entusiasta, e sapere che tanta gente verrà allo stadio mi fa stare bene".

Quando la rivedremo al Manuzzi?

"Non lo so ancora, ma verrò. E quest’anno gli altri soci verranno più spesso a Cesena".