Pesaro e Urbino non avanza. Il tallone d’Achille è l’economia. Giovani imprenditori assenti

È l’unica provincia a non aver migliorato il proprio piazzamento in graduatoria: il 25esimo. Il punto di forza si conferma l’indice ‘Giustizia e sicurezza’, dai crimini agli incidenti stradali. .

La classificadella Qualità della vita sorride a tutte le province delle Marche eccezion fatta per Pesaro e Urbino. Tutti migliorano nelle graduatorie generali, tranne la provincia pesarese, che rimane fissata al 25esimo posto dell’anno scorso. Secondo il Sole 24 Ore l’unico territorio che pare fermo e bloccato prima di diventare capitale della Cultura è proprio Pesaro, che nel 2023 perde il duello ormai diventato quasi quotidiano con il capoluogo di regione. Nelle Marche infatti Ancona supera, seppure di un soffio, Pesaro Urbino nella classifica 2023 che è la 34esima edizione dell’indagine.

Il capoluogo di regione marchigiano, appena conquistato elettoralemente dal centrodestra, compie un salto in avanti di quattro posizioni e scavalca Pesaro: si attesta al 24° posto con 565,4 punti a fronte dei 565,3 di Pesaro Urbino, la cui situazione in classifica è rimasta appunto invariata al 25° posto.

Tutte in netto rialzo le posizioni delle altre tre province: Ascoli Piceno, (27ª con 561,5 punti) guadagna 15 posizioni rispetto all’anno precedente; Macerata (37ª con 546,3 punti) scala 22 posti, Fermo poi compie un balzo di 23 gradini e si allontana dalla parte bassa della classifica, arrivando al 50° posto su 107 province (534,43 punti).

Di sicuro a Pesaro e Urbino si vive bene, infatti delle sei aree tematiche, quella sulla ‘Giustizia e sicurezza’, da sempre punto di forza della provincia, le fa guadagnare quattro posizioni e passare dal decimo al sesto.

Le voci più incisive sono state l’indice di criminalità che fa guadagnare a Pesaro e Urbino il 16° posto, e una mortalità negli incidenti stradali che – nonostante sia leggermente più alta rispetto all’anno precedente – si mantiene sempre bassa, con 3,35 incidenti mortali su 100 mila abitanti.

Quella di Pesaro e Urbino è tra le province più sicure. Ma la cosa che più stupisce sono i dati economici negativi. Infatti nella graduatoria ‘Affari e lavoro’ la provincia si classifica all’82° posto, con un calo di ulteriori quattro posti.

La voce peggiore è sull’imprenditorialità giovanile, che condanna la provincia ultima al 107° posto: sono solo 6,17 i titolari di aziende under 35 sul totale delle imprese registrate, nonostante il tasso di occupazione sia del 74,40%.

Nell’area ‘Cultura e tempo libero’ le cose migliorano: 9 librerie ogni 100 mila abitanti, più della media italiana (7,64).

Mentre sullo svago, la cultura e il cibo Pesaro e Urbino recupera otto posizioni: sale dal 36° al 28° posto. La provincia brilla comunque per percentuale laureati tra persone di età tra i 25 e 39 anni (nona con 36 punti contro una media di 26).

Indici in aumento per Ricchezza e consumi (più 12 posizioni).

La novità vera viene però dal nord est con la certificazione della leadership italiana di Udine, capace di battere le tradizionali Bologna e Trento, rispettivamente prima e seconda.