"Sicurezza sul lavoro e crescita. La nostra impresa è una famiglia"

Nuove assunzioni e tante commesse anche senza il Superbonus 110%

"Sicurezza sul lavoro e crescita. La nostra impresa è una famiglia"

"Sicurezza sul lavoro e crescita. La nostra impresa è una famiglia"

Cinquanta, Iba prende vita grazie all’intraprendenza di alcuni imprenditori che concentrano la loro attività nella ricostruzione, dai collegamenti alle strade all’energia. Le sedi vengono aperte in diverse regioni, come in Toscana, in Puglia e in Emilia-Romagna. Proprio qui, nel capoluogo felsineo Iba Spa si prende cura dell’edilizia civile, pubblica e privata, dell’energia tradizionale e da fonti rinnovabili, espandendo gli interventi anche a importanti restauri scientifici nel centro storico, sotto le Due Torri, e al residenziale di pregio. È il caso delle strutture sviluppate, ora in consegna ai proprietari, in via del Risorgimento, immerse nel verde. "Siamo riusciti a realizzare davvero ‘La bellezza che si abita’", commenta la presidente Finguerra (nella foto), nuovamente alla guida di Iba dal 2021.

"Abbiamo vissuto un triennio faticoso – ammette la presidente –, nel quale, però, abbiamo continuato a crescere, ad assumere, a lavorare con la solita attenzione alla sicurezza nel luogo di lavoro e alla qualità del prodotto e dei rapporti".

Il lavoro preciso e studiato della società che ha sede anche a Brindisi e nella città di Livorno ha garantito di non cadere nei possibili tranelli del Superbonus 110. "Siamo stati distanti dall’abbuffata del 110 e dei superbonus – spiega Finguerra –. Il meccanismo offerto frettolosamente, forse complice anche l’urgenza di una economia in ginocchio post Covid, a una prima osservazione, manifestava già una certa vulnerabilità e possibili distorsioni dei naturali rapporti tra impresa e committente. Abbiamo rifiutato questi appalti, decidendo di astenerci". Iba Spa cura nel dettaglio anche la formazione dei giovani lavoratori, grazie al rapporto con "la miniera d’oro formata dai lavoratori con più esperienza – conclude la presidente Anna Maria Finguerra –, che si trasformano in docenti di cantieri per i più giovani. È un modo diverso di realizzare se stessi, lasciando un segno".

m. m.