A Montegibbio cittadini custodi del castello

Il circolo nato nel 1993 si occupa della struttura costruita prima dell’anno mille che attira turisti così come lo storico caseificio e l’acetaia

A Montegibbio cittadini custodi del castello

A Montegibbio cittadini custodi del castello

di Ylenia Rocco

Alle spalle di Sassuolo sorge la frazione di Montegibbio, qui imponente è il suo castello. Circondato dal grande parco ad anello, che ne custodisce storie e segreti, il castello di Montegibbio è tra i più antichi del modenese, costruito prima dell’anno mille dai canonici della cattedrale di Parma, è passato dalle mani di Matilde di Canossa a quelle dei Della Rosa e degli Estensi, sino ad arrivare ai Borsari di Finale Emilia.

Tuttavia, per tanti anni la fortezza è rimasta silenziosamente in disuso, fino a che nel 2018, il circolo Boschetti ha ricevuto dal Comune di Sassuolo la gestione e la cura del sito. "Il circolo è nato nel 1993, a seguito della chiusura delle scuole del paese – ricorda Elisa Toni, referente del Circolo Boschetti –. Gli abitanti di Montegibbio per non perdere l’unico punto di aggregazione decisero di fondare questo nuovo luogo di incontro, portando avanti così negli anni numerose iniziative sportive, culturali e di intrattenimento". La custodia del castello arriva nel 2018, quando, con una convezione instaurata con l’amministrazione comunale, il circolo Boschetti ha avuto la possibilità di ideare e realizzare numerose iniziative tra le mura di questo borgo. "Ci siamo sempre presi cura del posto per valorizzare i beni del nostro territorio e tener vivo il paese – racconta Toni –. Per coinvolgere ancora più associazioni e dare maggior visibilità alle realtà che avevano bisogno di aiuto, inizialmente è nata una collaborazione con l’associazione Ctg di Sassuolo. Avevamo stabilito che noi avremmo portato avanti il discorso di manutenzione, gestione e custodia del sito e loro avrebbero gestito le serate estive, che negli anni hanno preso sempre più piede".

Ma oltre alla convivialità che si crea tra i tavoli a corte, il Circolo si è concentrato sull’aspetto culturale. Ad aprire il portone del Castello ai turisti è Enrico Rinaldi, responsabile visite: "A gruppi di 20 persone – spiega – ad oggi siamo riusciti ad aprire le porte a quasi 10mila visitatori. Attorno al sito c’è un giro attivo, abbiamo ricevuto visite organizzate dalla Francia, dalla Germania e dalla Svizzera. Nel 2019 ho realizzato il sito internet per dare ulteriore visibilità a questa chicca tutta sassolese". Ad attirare turisti, e non solo, riferisce Rinaldi, è la bellezza interna della fortezza: "Il castello è completamente arredato come è stato vissuto negli anni ‘70 dalla famiglia Borsari, ultimi proprietari nobili del sito; entrando nel palazzo marchionale è facile tuffarsi nel passato di Montegibbio".

Ma fra colline e calanchi, si produce anche il Parmigiano Reggiano; ad occuparsene è lo storico caseificio sociale San Pietro nato nei lontani anni ‘60, socio del gruppo Granterre Parmareggio."Quando ci siamo uniti eravamo una quarantina di piccoli produttori dislocati nel raggio di un paio di chilometri, – racconta Giordano Toni, presidente del caseificio di Montegibbio già dagli anni Novanta – oggi siamo rimasti in 6, ma con alle spalle aziende agricole importanti, che producono latte per il Parmigiano Reggiano. A quei tempi lavoravamo 3 o 4 forme al giorno, oggi siamo arrivati a 60". I turisti a Montegibbio gongolano, tra cultura e prodotti locali: "Prima di andare via, vengono a trovarci per assaggiare Parmigiano e ricotta – aggiunge Toni – specialmente durante il weekend".

Meta turistica è anche l’acetaia Delizia Estense nata nel 1970, grazie al signor Sante Bertoni. "Iniziò l’attività come hobby – racconta Alessandra Ricotta, nuora e proprietaria assieme al marito Michele Bertoni –, in quanto svolgeva tutt’altro mestiere. A piccoli passi ha creato una grande realtà, che produce sia l’aceto tradizionale, sia il balsamico di Modena e da poco anche il lambrusco; prodotti che poi esportiamo in tutto il mondo". Ma da tutto il mondo arrivano anche in Acetaia.

"Sono anni che il turismo estero fortunatamente va molto bene – conclude Ricotta –, I turisti sono americani, svizzeri, giapponesi, sudcoreani, austriaci, tedeschi e negli ultimi anni, con un aiuto social, abbiamo avvicinato anche tanti italiani dal sud Italia. E’ un onore accoglierli nella nostra piccola ma incantevole frazione".