Bandiga, tutto il sapore della birra made in Italy

Quattro amici, che si sono conosciuti a un corso di degustazione, hanno aperto una ’brewery’ con pinte artigianali. Happy hour per i clienti

Bandiga, tutto il sapore della birra made in Italy

Bandiga, tutto il sapore della birra made in Italy

In diversi dialetti emiliani, la ‘bandiga’ è quel momento di festa, solitamente un pranzo, che il proprietario offre in conclusione della costruzione di una nuova casa a muratori, falegnami e tutti coloro che vi hanno lavorato. Quel che è certo è che il cibo viene sempre accompagnato da un’abbondante bevuta. Non è un caso, allora, che quattro amici con la passione della birra abbiamo scelto proprio questo nome per il birrificio che hanno inaugurato il 24 febbraio a Campogalliano. L’idea che ha dato vita a Bandiga nasce da Tommaso Mainardi, Raffaele Caccamo, Davide Fontana e Nicola Gaeta, quattro ragazzi che si conoscono quasi per caso durante un corso di degustazione di birra e che, insieme, decidono di dare vita a un progetto che si sta facendo conoscere rapidamente sul territorio emiliano e inizia ad affermarsi anche fuori regione. "Lavoravo già nel settore della birra – racconta Davide Fontana – e, comunque, producevamo tutti e quattro birra in casa per hobby. Quando ci siamo conosciuti, abbiamo legato subito e, dopo il corso di degustazione, abbiamo organizzato due viaggi all’insegna della birra: uno in Belgio, l’altro in Franconia. In seguito, si è fatta strada l’idea di aprire un birrificio e mettere in campo le nostre competenze". Dopo aver individuato il luogo adatto, i quattro soci si mettono al lavoro per più di un anno, sommersi dalle carte burocratiche e impegnati tra i lavori di ristrutturazione, l’acquisto dei materiali e la pianificazione della produzione. Bandiga parte formalmente il 21 dicembre dell’anno scorso, un paio di mesi prima dell’inaugurazione ufficiale. "Inizialmente – chiarisce il socio – siamo partiti con quattro birre: una Ipa, una Keller, una Bock e una Session Tripel; in seguito, abbiamo aggiunto una Session Ipa e un’Italian Pils. Essendo tutti e quattro degustatori, abbiamo studiato tanto per riuscire a produrre birre, strutturate e ricercate, ma godibili: l’ideale per stare in compagnia senza il rischio di cadere in gusti banali. Inoltre, abbiamo deciso di investire sul Made in Italy e utilizziamo circa l’85-90% di materie prime italiane, recuperando il malto principalmente da malterie pugliesi e abruzzesi". Nonostante la vocazione di Bandiga sia rivolta alla vendita diretta ad aziende e ristoranti, ogni sera ad eccezione della domenica, la taproom del locale è aperta dalle 17 alle 20.30 per l’happy hour, per permettere ai clienti di assaggiare le pinte artigianali prodotte nella brewery. Tra una pinta di birra e l’altra, l’inaugurazione del 24 febbraio è stata un successo. "Non ce lo aspettavamo – prosegue Fontana – ma, in una solo giorno, abbiamo spillato oltre 700 litri di birra: siamo stati molto contenti perché è venuta gente da Campogalliano, ma anche Carpi, Reggio-Emilia e Modena per visitare la brewery e assaggiare le nostre specialità. Abbiamo allestito alcuni tavoli davanti al birrificio e, durante la serata, si sono esibite due band: tra una cosa e l’altra, abbiamo incontrato circa 800 persone". "Abbiamo appena iniziato– conclude Fontana – ma, per ora, siamo molto soddisfatti. Attualmente, ci stiamo muovendo in modo diretto per instaurare un rapporto con i locali: il nostro arco d’azione si spinge fino a Umbria e Lombardia, anche se, in primo luogo, operiamo in Emilia-Romagna. Guardando al futuro vorremmo predisporre qualche altro tavolo fuori dal locale e possiamo già annunciare che, tra un paio di mesi, saranno disponibili altre birre, tra cui una blanche".

Jacopo Gozzi