ALBERTO GRECO
Eventi

Zero K diffonde la cultura delle cure palliative

L’idea è dell’infermiere Cruciani che, nel 2018, ha dato vita a questa realtà: oltre 70 soci e collaborazioni con artisti per sensibilizzare sul tema .

di Alberto Greco

Un mese fa, il 10 giugno, alla residenza anziani "Il Carpine", alla presenza di operatori sanitari e autorità, è stata inaugurata la ’Stanza Morbida di Angelo’, uno spazio realizzato dall’associazione Zero K in collaborazione con All Access Ability, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. "Con largo anticipo – spiega il presidente di Zero K Massimiliano Cruciani – abbiamo portato a conclusione i progetti obiettivo per il 2023, ovvero la realizzazione della ’Stanza Morbida’ situata nel nucleo demenze della struttura, concepita in un’ottica di qualità di vita e di opportunità per famigliari e pazienti, residenti dentro la Cra. È una stanza multisensoriale con tre sedute per famigliari e pazienti che permette sicuramente a livello clinico una migliore gestione dei pazienti in determinate fasi e, inoltre, di stimolare quelle che sono le capacità residue dell’anziano in un ambiente protetto e sicuro. In altre parole, si diminuisce il rischio cadute e si può ridurre la somministrazione farmacologica, e anche la contenzione fisica".

Il progetto era iniziato con uno spettacolo al teatro Comunale di Carpi il 22 febbraio dove era stata presentata l’iniziativa in collaborazione con gli ’Ologramma Concert’, gruppo musicale di ragazzi disabili di Modena, che ha consentito alla associazione di riempire il teatro con più di 500 persone e di raccogliere in poco tempo le risorse per dare alla luce questo progetto.

Zero K – il cui nome fa riferimento allo zero termico Kelvin, lo zero assoluto, cioè la temperatura più bassa che si possa ottenere in fisica, ma anche a un libro dello scrittore statunitense Don DeLillo, un romanzo sulla fine del tempo – prende le mosse all’indomani delle leggi 382010 e 2192017 con la finalità di portare la cultura delle cure palliative ovunque, per sensibilizzare cittadini, istituzioni pubbliche e enti.

L’idea della associazione è venuta nel 2018 a Cruciani, che ne è stato il socio fondatore e presidente fin dalla nascita, un infermiere di cure palliative della Azienda Usl di Modena che opera nel distretto di Carpi.

"Io nasco – dice – nell’inizio degli anni Novanta come infermiere a Roma e da lì mi sono trasferito nella provincia di Modena, a Carpi nel 1998. Ormai ho vissuto più a Carpi che a Roma. Opero sul territorio a domicilio nelle cure palliative domiciliari dal 2006 e dopo poco più di 10 anni ho pensato che fosse necessario andare nelle piazze, per le strade a parlare di cure palliative con le persone, con i cittadini, perché quello che manca oggi è proprio la cultura delle cure palliative intese come opportunità e qualità di vita nei processi di malattie inguaribili. E quindi diventa importante quello che si fa in termini di divulgazione, di formazione e informazione con la cittadinanza".

L’associazione oggi conta circa 70 soci, tra cittadini, operatori sanitari e professionisti. "La nostra iniziativa – aggiunge Cruciani – è un ’unicum’ poiché unisce le competenze nelle cure palliative con tutti i linguaggi delle arti e, quindi, concepiamo come veicolo di divulgazione le arti contemporanee, dalla musica, al teatro, al cinema, alla poesia". Da qui si è promosso il progetto, avviato con successo nel 2022, di ’Da Zero a K: 1000 opere artistiche per diffondere la cultura delle cure palliative’, con l’obiettivo di coinvolgere artisti professionisti e non, nazionali ed internazionali, in grado di trasmettere attraverso i loro lavori o elaborati, emozioni e messaggi significativi, che trasferiscano i valori delle cure palliative e di Zero K. Sono già numerose le opere consegnate alla sede di via Peruzzi 22, dove l’associazione è ospitata presso la Casa del Volontariato.