Un Mondiale così non si era mai visto: cinque vincitori diversi nelle prime cinque prove

Competitività / A Misano un nuovo appuntamento stagionale dopo un avvio entusiasmante: tappa per tappa, il racconto

A San Paolo fu la volta del successo di Sam Bird con la NEOM McLaren

A San Paolo fu la volta del successo di Sam Bird con la NEOM McLaren

Non potevano crearsi condizioni migliori per far montare l’attesa in vista della tappa italiana del Mondiale di Formula E, che per la prima volta si correrà a Misano e non a Roma. L’E-Prix Adriatico sarà teatro del sesto e settimo appuntamento di un campionato che si sta annunciando come il più equilibrato e spettacolare di sempre, con cinque vincitori diversi nelle prime cinque prove e una classifica tutta ancora da decifrare. La stagione si è aperta il 13 gennaio scorso a Città del Messico, con il tedesco Pascal Wehrlein a vincere il primo E-Prix dell’anno a bordo della sua Porsche davanti alla Envision di Sebastian Buemi, alla Jaguar di Nick Cassidy e alla Maserati di Maximilian Günther. Una gara dominata dall’inizio alla fine dal ventenne di Sigmaringen, che ha centrato la quinta vittoria in FE. Il secondo e il terzo round del mondiale si sono invece svolti a Diriyah, in Arabia Saudita, e anche in queste occasioni si sono registrati due vincitori differenti. In Gara-1 a prendersi la vittoria è stato il campione del mondo in carica Jake Dennis che, scattato dalla terza posizione, ha preso velocemente la testa della corsa per prendere il largo fino alla bandiera a scacchi. Alle spalle del britannico del team Andretti, la JEV di Jean-Eric Vergne e la Jaguar di Nick Cassidy. Proprio il neozelandese trionferà poi in una gara-2 condotta all’attacco, lasciandosi alle spalle Robin Frijns della Envision motorizzata Jaguar e Oliver Rowland con la Nissan. Per la quarta gara del campionato si è volati ancora in Brasile con l’E-Prix di San Paolo. Altro giro, altra corsa, è stata la McLaren a salire sulla ruota del vincitore e a festeggiare il primo storico trionfo in Formula E, grazie al successo di Sam Bird, che è tornato sul gradino più alto del podio dopo un digiuno lungo quasi tre anni, che gli mancava da New York 2021. Appassionante l’andamento del round brasiliano, che ha visto fino a pochi giri dal termine la lotta serrata tra un nutrito gruppo di piloti, dal quale si è staccata la coppia Bird-Evans, con il britannico che ha beffato il rivale neozelandese con un sorpasso all’esterno da manuale. McLaren batte Jaguar, mentre la Nissan di Rowland si conferma sul gradino più basso del podio. Il quinto appuntamento ha visto un’altra prima volta, quella della Maserati, che fa saltare il banco ribaltando tutti i pronostici andando a vincere in Giappone. Sul debuttante circuito di Tokyo, una tortuosa pista lunga 2585 metri, ad imporsi è stato l’ennesimo volto nuovo di questo avvio di stagione, il tedesco Maximilian Günther, che nel finale di gara ha coronato un lungo inseguimento sorpassando il leader della corsa Oliver Rowland. Proprio l’inglese, comunque al terzo podio consecutivo, è stato il grande deluso di giornata, sconfitto nella corsa di casa con la sua Nissan che per l’occasione era stata decorata con i fiori di ciliegio, simbolo del paese del Sol Levante. Al terzo posto Jake Dennis, scaltro nell’approfittare della scia di Da Costa per riportare in quota il team Andretti. Il Mondiale di Formula E dunque è più aperto che mai, con ben sette piloti racchiusi in meno di 25 punti. In vetta alla classifica infatti c'è adesso la Porsche di Pascal Wehrlein, che sorpassa la Jaguar di Nick Cassidy. Seguono a ruota Rowland, Dennis, Günther, Evans, Vergne, Bird e Frijns e Buemi. Equilibrio che regna anche tra i Costruttori, dove la Jaguar perde parte del suo vantaggio sulla Porsche, mentre Andretti, Nissan e Maserati si avvicinano.