
Annarita e il marito hanno rilevato il locale in via Petrarca: "Dalle 9 del mattino si inizia ad impastare, è un sogno che si realizza"
Ha aperto lo scorso 12 marzo in via Petrarca ‘Le Piade di Anna’, un locale che porta un pezzo di tradizione romagnola direttamente nel cuore di Carpi.
A guidare l’attività è Annarita Morgillo, con il supporto del marito, Lorenzo Goldoni.
Dopo una vita trascorsa a lavorare in tessitura, Annarita ha realizzato un sogno che coltivava da tempo: quello di aprire un locale tutto suo.
"È stato nostro figlio a notare che c’era un’attività in vendita – racconta Goldoni –. Ci siamo informati, abbiamo avviato le trattative e a febbraio abbiamo rilevato il locale. Aprire un’attività nel campo della ristorazione è sempre stato il sogno di mia moglie. Tra la preparazione e gli orari è un lavoro molto duro, ma attualmente è contenta.
Io non mi occupo direttamente della piadineria, ma appena posso le do una mano in tutto, dalla burocrazia alle pulizie: sono un po’ il garzone di bottega".
Per il momento, la città ha risposto positivamente alla nuova apertura.
"Non abbiamo fatto un’inaugurazione in pompa magna – spiega la titolare –. Abbiamo semplicemente aperto il locale e iniziato a servire i clienti che, giorno dopo giorno, hanno cominciato a tornare spontaneamente. Qualcuno si è accorto subito del cambio di gestione, altri ci hanno messo un po’ di tempo. Ma per ora posso dire che la risposta della città è stata abbastanza positiva".
Un cambio radicale di ritmi per Annarita e Lorenzo, considerando che la piadineria è aperta dalle 12 alle 14.30 e dalle 19 alle 22, con chiusura di domenica e lunedì.
"L’impegno è notevole – confessa Annarita –. Siccome devo preparare grandi quantità di impasto, sempre fresco, spesso comincio dalle 9 del mattino, o anche prima se serve fare la spesa. Le piastre si accendono verso le 10.30. Ma è un lavoro che ho sempre desiderato svolgere: mi piace il contatto con il pubblico, accogliere i clienti, scambiare due chiacchiere: voglio che chi entra nel mio locale possa sentirsi sempre a suo agio".
Come spiegano i titolari, non tutte le piadine sono uguali.
"Abbiamo scelto una piadina più sottile rispetto alla classica – chiarisce Lorenzo –. La nostra, conosciuta come ‘riccionese’, ha un impasto sottile ad alta digeribilità. È vero, la piadina è un cibo semplice, ma noi cerchiamo di farla bene, investendo sempre su affettati e prodotti di qualità".
Rispetto alla gestione precedente, i titolari hanno snellito il menù.
"Appena abbiamo aperto – prosegue Lorenzo – abbiamo scelto di ‘accorciare il menù’ esistente, concentrarci esclusivamente sulle piadine. Una differenza con la gestione precedente, ad esempio, sta nel fatto che non friggiamo più le patatine. Venendo al menù attuale, cerchiamo la stagionalità degli ingredienti, offrendo un’ampia selezione di verdure e abbinamenti più "freschi" con l’arrivo dell’estate. I nostri affettati classici restano crudo, cotto, bresaola, porchetta, tacchino, salame piccante, e salami nostrani, e possiamo farcire la piada anche con hamburger di scottona. Gli abbinamenti possibili sono innumerevoli, quindi: via libera alla fantasia dei clienti".
Attualmente, ‘Le Piade di Anna’ è attivo principalmente per l’asporto, con una ventina di coperti all’interno e un paio di tavolini all’esterno.
"Per ora – aggiunge Lorenzo – ci stiamo facendo conoscere sul territorio e non ci appoggiamo ancora a piattaforme di consegna a domicilio, ma non lo escludiamo per il futuro. Chi vuole può chiamare il consueto numero del locale, ordinare e ritirare, oppure può semplicemente venire qui e aspettare: la piadina è un prodotto espresso che si prepara rapidamente".
"In queste settimane – conclude Anna – abbiamo ricevuto tanti complimenti, soprattutto per la leggerezza e la digeribilità dell’impasto. È ovvio, non si può piacere a tutti, ma vedere clienti che tornano è sempre una grande soddisfazione.
I nostri cavalli di battaglia?
Nonostante l’ampia scelta, vanno forte le classiche: crudo, squacquerone e rucola, oppure cotto e fontina sono tra le più richieste. Poi, col tempo, vediamo che ogni cliente trova la propria combinazione preferita". Jacopo Gozzi