Fleximan, quanti autovelox abbattuti in Veneto e in Italia. Il caso: chi c’è dietro al giustiziere dei multati?

Il paladino dei social è nato in Polesine, ma la mappa si sta estendendo in altre regioni. Stanotte è successo vicino a Padova. Ecco cosa sta succedendo sulle strade italiane e quanto fruttano i dispositivi installati nei punti strategici

Venezia, 20 gennaio 2024 – Il caso Fleximan divide l’Italia, tra chi guidatori arrabbiati

e paladini della legalità. Dai primi abbattimenti avvenuti a Rovigo, il raggio di azione si sta allargando. Gli ultimi casi in questo inizio del 2024: stanotte a Padova, ieri a Riese Pio X, nel Trevigiano, e Cortina, nel cuore delle Dolomiti bellunesi. Ma si contano episodi anche in Emilia Romagna, Piemonte e in Lombardia.

Sui social spuntano come funghi i gruppi a sostegno del ‘giustiziere’ degli autovelox, l’anonima mano che di notte imbraccia il flessibile e trancia di netto le apparecchiature acchiappa multe. Ma chi c’è dietro a Fleximan? Ecco quanti sono i dispositivi abbattuti e come è nato il caso del paladino di automobilisti e camionisti.

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Ultimo colpo a Padova

Stanotte Fleximan ha colpito in provincia di Padova. È successo lungo la strada regionale 10 nel territorio del Comune di Carceri. Come per altre azioni precedenti, il palo che sorregge l'apparecchio è stato tagliato alla base con una sega flessibile. L'ennesima bravata è stata ritratta da automobilisti di passaggio, e diffusa anche sui social, in alcune pagine che inneggiano al vandalo ‘super eroe’.

Quanti autovelox tagliati

Sono più di una dozzina gli autovelox abbattuti fin’ora. Almeno 11 i casi registrati in Veneto – di cui otto nella sola provincia di Rovigo, uno a Padova, un altro al passo Giau sopra a Cortina (Belluno) e l’ultimo a Riese Pio X nel Trevigiano – uno in Piemonte, uno vicino a Cremona in Lombardia e un altro nella Bassa Reggiana, in Emilia Romagna.

Quello che era nato come un atto vandalico isolato nel Rodigino, sta diventando qualcosa di più: è il segno della rabbia e dell’insoddisfazione del popolo dei multati, destinato ad allargarsi sempre più.

Fleximan rischia di diventare un fenomeno di massa, visto che quegli ordigni ‘infernali’, come li definiscono in molti sui social, colpiscono duro. Si parla di almeno mezzo milione di multe l’anno per ogni famigerato autovelox. E questo perché spesso vengono installati in punti strategici, come i tratti urbani delle strade ad alta percorrenza che in provincia corrono spesso in aperta campagna. E qui è facile essere multati: difficile scendere ai 50 km l’ora quando non ti senti in città.

Chi c’è dietro a Fleximan?

Ma chi c’è dietro a Fleximan? Di certo non una persona sola, ormai a colpire sono sicuramente più gruppi di ‘giustizieri mascherati’ che, probabilmente, nemmeno si conoscono tra loro. Ormai – come sempre accade quando la realtà e il malcontento approdano nella galassia social – l’abbattimento degli autovelox sta diventando una moda. E la mappa degli autovelox tagliati si allarga.

Le indagini per dare un volto a Fleximan

L’ultimo ad essere danneggiato è quello che si trova a Vallà – frazione di Riese Pio X, in provincia di Treviso – al chilometro 5 della strada Provinciale 667. Fleximan è entrato in azione di notte, tagliandone di netto il palo di sostegno.

A scoprire il fatto è stata una pattuglia dei carabinieri di passaggio. Sono in corso le indagini per risalire ai responsabili del gesto, mentre si moltiplicano sulle piattaforme social gruppi di “supporto morale” agli autori dei danneggiamenti. E presto potrebbe essere aperto un fascicolo con un’indagine nazionale

Un 'meme' di Fleximan
Un 'meme' di Fleximan

Fleximan paladino dei social

Tra gruppi che portano il suo nome ai meme che spuntano ovunque, Fleximan è diventato il paladino dei social. C’è chi lo disegna in versione manga – come il famoso Goemon Ishikawa di Lupin III che abbatte l’autovelox con la spada – al super eroe del futuro, ma anche il volto del comico ‘Giacomo’ vestito da infermiere che dice: “Eh vabbè lo sego”. Quel che è certo è che i commenti che cadono a pioggia sono tutti dalla parte di Fleximan.

Fleximan è ‘nato’ in Polesine

Fleximan è nato in Polesine: il primo autovelox abbattuto risale alla notte tra il 18 e il 19 maggio 2023, con il dispositivo di Bosaro, al chilometro 51 della Statale 16. Il 29 maggio c’è stato il secondo caso a Baruchella, sulla Regionale 482 Altopolesana, l'ex Statale Ostigliese. Il 6 agosto è stata la volta del congegno installato sulla Provinciale 46 a Mazzorno Destro, a Taglio di Po, mentre nella notte del 2 novembre è stato abbattuto di nuovo l'autovelox di Baruchella.

La notte di Natale è toccato ancora ai velox di Corbola – lungo la Regionale 495, l'ex Statale di Codigoro – e ancora a Taglio di Po. Altro caso sulla Statale 309, il tratto della Romea che corre a sud di Rosolina, non molto distante dal ponte sul Po.

Quanto ‘fruttano’ gli autovelox

L'Italia conta il maggior numero di autovelox installati lungo le strade, con le ultime stime che

registrano 11.130 apparecchi di rilevazione automatica della velocità lungo tutta la penisola, più di Gran Bretagna (circa 7.700), Germania (oltre 4.700), Francia (3.780). Lo afferma il Codacons, che interviene sui sempre più frequenti casi di autovelox smantellati ad opera di ignoti.

In base ai dati ufficiali del ministero dell'Interno, nel 2022 le principali 20 città italiane hanno incassato un totale di 75.891.968 euro grazie alle sanzioni elevate tramite autovelox, con una crescita del +61,7% rispetto ai 46.921.290 euro di proventi registrati dalle stesse amministrazioni

comunali nel 2021.