Trivelle in Adriatico, Zaia incontra i ministri: "Via al tavolo tecnico con gli esperti"

A supportare il lavoro dei tecnici, saranno i ricercatori di Leonardo, del centro europeo Ispra e delle Università del territorio

Roma, 7 dicembre 2022 – È approdata a Roma la questione delle trivelle in Adriatico, l’estrazione del gas lungo la costa veneta tanto contestata dagli abitanti del territorio. Troppi i danni causati nel tempo sul litorale e nel Polesine. Questa mattina, al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, si è riunito il tavolo di confronto sul tema dell’estrazione di nuovo gas italiano in Adriatico, chiesto nelle scorse settimana da Zaia al Governo. Presente all’incontro il governatore del Veneto, Luca Zaia – affiancato dai tecnici regionali – i ministri Gilberto Pichetto Fratin per l’Ambiente e Adolfo Urso per il Made in Italy, oltre alla viceministro Vannia Gava.

“Al centro della discussione istituzionale – fanno sapere dalla Regione – la necessità di approfondire le problematiche sollevate, in particolar modo quelle legate alla subsidenza (lo sprofondamento del suolo marino, ndr) e ogni aspetto segnalato dalle comunità locali e dai sindaci legato all’estrazione di gas, specialmente in Alto Adriatico, con la necessità di ottenere in via prioritaria garanzie tecnico-scientifiche a tutela dell’ambiente”. L'estrazione del gas italiano è uno dei punti caldi nell'agenda della premier Meloni

Il tavolo ha concordato di coinvolgere, in via preliminare, alcune eccellenze italiane nel campo della ricerca – da Leonardo a Ispra, insieme alle Università del territorio – da affiancare ai tecnici e agli studiosi nel percorso di analisi e approfondimento del tema. “Il tavolo istituzionale sarà quindi affiancato anche da un tavolo prettamente tecnico, deputato a fornire strumenti e studi a carattere scientifico nell’ambito delle estrazioni di gas”, concludono dalla Regione Veneto.