Femminicidio Alessandra Zorzin, le colleghe: "Era innamorata della sua bimba"

E "stava coronando il sogno" di fare la parrucchiera. Tutto cancellato dallo sparo in volto del killer Marco Turrin. Ora l'autopsia, le bandiere a mezz'asta, il tavolo antiviolenza di lunedì

Femminicidio di Alessandra Zorzin vittima, casa, inquirenti al lavoro

Femminicidio di Alessandra Zorzin vittima, casa, inquirenti al lavoro

Veneto, 16 settembre 2021 - "Noi non abbiamo mai visto in questo negozio Marco Turrin", il 38enne che si è suicidato ieri dopo aver ucciso la 21enne Alessandra Zorzin alla frazione Valdimolino di Montecchio Maggiore. Lo dicono tutte le parrucchiere del salone di bellezza di Vicenza dove Alessandra aveva iniziato l'apprendistato. La giovane vittima di femminicidio viene descritta come una "ragazza solare, sorridente, innamorata della sua bimba", come dimostrano anche le tante foto pubblicate su Facebook che la ritraggono insieme alla sua bambina di 2 anni. Una delle giovani dice che con l'apprendistato Alessandra "stava coronando il suo sogno".  Gli investigatori sono certi che Zorzin e il suo assassino si conoscessero da tempo.  Il pm che si occupa dell'inchiesta, Luigi Salvadori, conferirà nelle prossime ore l'incarico per l'autopsia. Si dovrà chiarire, in particolare, la direzione del colpo di pistola che ha sfigurato il volto di Alessandra provocandone la morte. Ma anche fare chiarezza sulle motivazioni del gesto anche se pare evidente il movente passionale.  

Alessandra Zorzin uccisa a Vicenza, suicida il killer

La ricostruzione di una giornata drammatica

Alessandra Zorzin, che lascia una bimba di 2 anni, ieri mattina aveva aperto al suo assassino. Verso l'ora di pranzo i vicini avevano sentito delle urla, avevano visto l'uomo allontanarsi e, dato che la giovane non rispondeva al citofono, avevano alletato ril marito. Era stato lui a ritrovarla esanime sul letto, col volto devastato dallo sparo. Sul posto erano giunti i carabinieri che avevano dato vita a una caccia all'umo.  Ieri sera, verso le 20.30, il fuggiasco, il 38enne padovano Marco Turrin, residente a Vigodarzene, guardia giurata, si è tolto la vita, sparandosi con la pistola che aveva utilizzato per commettere il delitto. Nel corso della giornata era stato più volte individuato il passaggio dell'auto di Turrin nelle province limitrofe, senza però che le numerose pattuglie riuscissero ad intercettarlo. In serata, l`autovettura è stata rilevata nuovamente nella zona di Creazzo. Di lì a breve l`auto è stata intercettata nella zona di Vicenza Ovest da Carabinieri e Polizia di Stato: alla vista delle pattuglie Turrin si è sparato all`interno dell`autovettura. Immediatamente soccorso, nonostante i tentativi di rianimazione del personale sanitario, è morto poco dopo.

Lunedì convocato il Tavolo regionale contro la violenza sulle donne

"Siamo di fronte a una sequela di tragedie orrende con l'unico comun denominatore della violenza sulle donne, con conseguenze umane e sociali drammatiche anche per le famiglie e in particolare per i bambini, che spesso ne vengono coinvolti, come nell'ultimo caso accaduto nel vicentino. Dobbiamo fare di più, anche nel Veneto dove, per fortuna, possiamo contare su una rete articolata di 26 Centri Antiviolenza, di Sportelli di Ascolto e di 27 Case Rifugio". Con questa premessa, l'Assessora alla sanità e sociale della Regione Veneto Manuela Lanzarin, ha convocato per lunedì il nuovo Tavolo di Coordinamento Regionale per la Prevenzione e il Contrasto alla Violenza Contro le Donne. Compito del cooridnamento è formaulre proposte alla giunta, raccordarsi con gli enti pubblici, monitorare i casi le iniziative di prevenzione.  Femminicidio di Alessandra Zorzin, il killer Marco Turrin diceva di avere una fidanzata

Bandiere a mezz'asta fino al funerale

"Da oggi e fino al giorno del funerale le bandiere esposte in Municipio saranno abbassate a mezz'asta -  ha dichiarato il sindaco di Montecchio Maggiore, Gianfranco Trapula -. Con la proclamazione ufficiale del lutto cittadino l'Amministrazione comunale intende dare un segnale di profonda vicinanza non soltanto alle famiglie colpite da questa tragedia, ma anche a tutta la nostra comunità che sta vivendo ore di terribile sgomento. Invitiamo inoltre i negozi e i locali del nostro territorio - prosegue il primo cittadino - ad abbassare le serrande delle loro attività durante l'ultimo saluto ad Alessandra Zorzin in segno di lutto".       Bandiere a mezz'asta anche nella sede della Provincia di Vicenza, per volontà del presidente  Francesco Rucco, che ha invitato i sindaci vicentini a fare altrettanto per dare un segnale contro ogni forma di violenza sulle donne e per promuovere la cultura del rispetto. "Due giovani donne sono state uccise nel Vicentino negli ultimi giorni, 82 in Italia nel solo 2021. Una situazione drammatica. Non importa quali sono i moventi, perché una cosa è certa: la colpa è solo di uomini violenti che usano la forza come arma per imporsi".  "Dobbiamo fare squadra con la comunità per mettere all'angolo i violenti, emarginarli, sconfiggerli - ha aggiunto il Presidente -. Facciamolo assieme, facciamolo per ricordare chi non c'è più e per tutelare chi vive situazioni di rischio e di fragilità. Facciamolo per le nostre mamme, le nostre sorelle, le nostre figlie, le nostre amiche. Facciamolo per tutte le donne, per ribadire il rispetto che meritano sempre". 

Nel corso degli ultimi giorni è la terza donna uccisa in Veneto

Solo 5 giorni fa, il 10 settembre, sempre nel Vicentino, Pieragelo Pellizzari aveva atteso l'arrivo della moglie Rita Amenze, alle 7 del mattino, davanti alla fabbrica e l'aveva uccisa con quattro colpi di pistola. La fuga dell'uomo è durata circa 30 ore; po la cattura, ora è in carcere. Vicenza, femminicidio Rita Amenze: arrestato il marito in fuga / VIDEO

Proprio ieri sera, alle ore 20.30 a Noventa Vicentina si è svolta una fiaccolata in ricordo di Rita Amenze con raccolta di fondi per le tre figlie della vittima, che vivono ancora in Nigeria. Ma lo scopo era anche dire stop ai femminicidi, basta alla violenza contro le donne Femminicidio Rita Amenze: fiaccolata e raccolta fondi per le tre figlie in Nigeria

"Troppa barbarie" sono state le parole del Vescovo ai funerali di Chiara

Lunedì a Fumane si sono svolti invece i funerali di Chiara Ugolini, uccisa dal vicino di casa, a Calmasino di Bardolino, nel Veronese, che si è introdotto nella sua abitazione all'ora di pranzo attraverso una finestra e poi le ha messo in gola uno straccio imbevuto di candeggina. Omicidio a Verona, Chiara Ugolini si è difesa fino alla morte Anche in questo caso l'assassino aveva tentato la fuga, in moto, ma era stato catturato all'altezza di Firenze.

Femminicidio di Chiara Ugolini, in centinaia al funerale. Il Vescovo: "Troppa barbarie"