Fidanzati scomparsi, l’auto vista a Belluno la notte scorsa. Il giallo delle macchie di sangue sull’asfalto

Macchie ematiche scoperte a Fossò: dove è stato tracciato per l’ultima volta il cellulare del ragazzo. L’appello della zia della giovane: “Filippo, fermati, chiedi aiuto e porta a casa Giulia”

Venezia, 14 novembre 2023 – La notte scorsa l’auto sulla quale si trovavano Giulia Cecchettin e l’ex fidanzato Filippo Turetta era ancora in movimento in provincia di Belluno. A riaccendere le speranza sulle sorti dei due fidanzati scomparsi è Edoardo Genovese, il criminologo che sta seguendo le famiglie dei due giovani. 

La mappa delle ricerche degli ex fidanzati scomparsi
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"Filippo fermati, riporta a casa Giulia”, è – invece –  l’appello lanciato oggi dalla zia della ragazza scomparsa, Elisa Camerotto, sorella della mamma deceduta a 51 anni per malattia.

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Intanto, una scia di sangue sospetto è stato scoperto nella zona industriale di Fossò, il paese veneziano dove è stato tracciato per l’ultima volta il cellulare di Filippo.

Potrebbe essere una pista utile per ricostruire la misteriosa scomparsa dei due ex fidanzati veneti, spariti nel nulla da sabato sera. La polizia scientifica ha prelevato dei campioni dalle chiazze di sangue sull’asfalto: saranno le analisi del Dna a stabilire se i reperti ematici appartengano o meno ai due ragazzi.

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L’auto di Giulia e Filippo intercettata a Belluno

La Fiat Grande Punto nera sulla quale si trovavano Giulia e Filippo sabato notte è stata registrata in transito ai confini tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, è stata intercettata un'ultima volta ancora ieri notte, in uscita o in entrata, da un varco elettronico targa system in una zona dell'alta provincia di Belluno. Finora tuttavia gli accertamenti in quell'area non avrebbero portato a risultati.

La zia: “Filippo fermati, riportala a casa”

“Filippo, hai una responsabilità nei confronti di Giulia, fermati, chiama i tuoi genitori o chiedi aiuto a qualcuno, non ti preoccupare. Giulia è una ragazza delicata, l'aspettiamo a casa. Aspettiamo a casa Giulia e te, e anche i tuoi genitori ti aspettano”. È Elisa Camerotto – la zia materna di Giulia e sorella della mamma scomparsa l’anno scorso a 51 anni – a lanciare l'ennesimo appello per cercare di portare a casa i due ex fidanzati.

Ricerche in Friuli: nascosti nella foresta del Cansiglio?

Stamattina alcune squadre dei pompieri, a bordo di gommoni, stanno scandagliando il fiume Brenta nella zona tra Fossò e Vigonovo. Non ci sarebbero stati avvistamenti sul fiume, ma gli investigatori hanno dato il via libera alle ricerche “per non lasciare nulla al caso”.

Setacciata anche la zona di confine con il Veneto: è qui, nella provincia di Pordenone che i rilevatori elettronici di targhe hanno registrato il passaggio, nella giornata di domenica, dell'utilitaria del giovane, una Fiat Grande Punto di colore nero.

L'area è quella della pedemontana, tra Caneva e Polcenigo (Pordenone). Grande attenzione è focalizzata anche alla foresta del Cansiglio, anche questa a cavallo tra le due regioni. Una delle ipotesi formulata dagli investigatori, infatti, è che il ragazzo potrebbe essersi diretto in quella direzione essendo un appassionato della montagna.

Le macchie di sangue: ecco dove 

A dare l’allarme sono stati alcuni operai, che ieri mattina hanno notato una scia di macchie di sangue nell’area industriale di Fossò: una zona isolata che, sicuramente, sabato notte era deserta. Non è molto lontana dal punto dell’ultimo avvistamento dei 22enni: si trova a circa 3 chilometri e mezzo dal parcheggio di Vigonovo (Venezia), dove un vicino li ha visti litigare. Il sangue era in via delle Industrie, proprio davanti alla sede di Dior. 

Esame del Dna: Giulia è morta? 

Le tracce di sangue sono state trovate di fronte agli ingressi delle aziende, vicino alla sede operativa di Dior. La strada è stata bloccata per poter effettuare i rilievi della scientifica, che sta procedendo all’esame del Dna.

Ieri la zona è stata setacciata con i cani molecolari e con il sorvolo dei droni. Il sangue era tanto: il timore degli inquirenti è che sia stato commesso un delitto e il corpo possa trovarsi nelle vicinanze. Le macchie di sangue erano sia sul marciapiede che in mezzo alla strada: a distanza quasi regolare, come fosse un gocciolamento.

Il testimone chiave

Un vicino di Giulia ha raccontato ai carabinieri che sabato sera era uscito di casa a fumare e di aver sentito la ragazza urlare. Erano le 23.15 e, stando a quanto raccontato dall’uomo, la Fiat Punto di Filippo era nel parcheggio dell’asilo di Vigonovo.

I due ragazzi sembravano litigare: lui la strattonava, mentre lei gridava. Poi il ragazzo ha messo in moto l'auto e sgommando è partito verso il cimitero, dove poteva imboccare la strada che va verso Padova.

Un quarto d’ora dopo, il cellulare di Filippo ha agganciato una cella telefonica a Fossò, pochi chilometri a est, dove ieri mattina sono state trovate le misteriose tracce di sangue. Poi più nulla: da allora il telefono dei due ragazzi risulta spento.