Ancona, 17 maggio 2017 - Il senso di civiltà parte da cose spicciole, quotidiane. Tipo il parcheggio. Se per non ingolfare il centro decidi di andare a sostare più lontano, non commetti un delitto. Se cerchi posto in uno degli spazi a pagamento consentiti anche nel cuore di Ancona, non uccidi nessuno. Ma se lasci la macchina con le ruote sul marciapiede, sulla corsia dell’autobus, a ridosso di un muro così che non si lascia lo spazio neanche per far passare un bambino con la bici o peggio ancora un disabile in carrozzella, allora vuol dire che sei un incivile.
Ancona in questo sta diventando lo specchio di una realtà per certi versi un po’ leggerina e cafona. Tutti noi ci siamo trovati a che fare con una macchina parcheggiata in seconda fila, oppure ci siamo imbattuti in una fila lungo la corsia riservata a bus e taxi per colpa di qualche furbastro che magari doveva andare in banca o più semplicemente a prendere un caffé.
Ecco perchè, come quotidiano abbiamo sentito l’esigenza non solo di informare su ciò che succede tutti i giorni lungo le strade della nostra città, ma anche di evidenziarlo fotograficamente (FOTO). E magari far nascere un senso civico un po’ più spiccato, convincendo - perché no - chi a volte ha sgarrato a «redimersi». Ogni settimana pubblicheremo foto di parcheggi selvaggi, originali, a volte irritanti, per sottolineare che quello che stiamo dicendo è un discorso di carattere prettamente culturale.
Non è nostro compito stanare chi approfitta o fa il furbo. Per quello c’è la polizia municipale. La raccolta di foto avrà una dicitura simbolica, l’oscar del parcheggio. Ma non sarà esattamente come a Los Angeles.