Veterinario ucciso a Osimo, Andreucci aveva assunto cocaina

Lo ha dichiarato lui stesso durante l'interrogatorio di garanzia davanti al gip

Valerio Andreucci, collaboratore di Olindo Pinciaroli

Valerio Andreucci, collaboratore di Olindo Pinciaroli

Ancona, 24 maggio 2017 - Valerio Andreucci, il fantino di 23 anni fermato per l'omicidio di Olindo Pinciaroli, veterinario di 53 anni ucciso a coltellate domenica mattina lungo la provinciale Chiaravallese tra Osimo e Polverigi, aveva assunto 4 grammi di cocaina nella notte tra sabato e domenica, durante una serata tra amici. A dichiararlo, rispondendo oggi alle domande del gip Carlo Cimini durante l'interrogatorio di garanzia nel carcere di Montacuto, è stato lo stesso Andreucci, alla presenza del suo legale Alessandro Angelozzi che ha raccontato che il suo assistito "aveva gli occhi spiritati". E al termine dell'interrogatorio di garanzia il gip non ha convalidato il fermo perché non ha ravvisato il pericolo di fuga, ma ha disposto la custodia in carcere per i gravi indizi di colpevolezza e per il pericolo di reiterazione del reato.

Il 23enne fermato per l'omicidio del veterinario Pinciaroli oggi ha riferito di non ricordare nulla: l'ultima immagine che ricorda è quella di un'auto bianca, che viaggiava davanti all'ambulanza, che accendeva le quattro frecce per fermarsi nella piazzola dove è stato ritrovato il cadavere. Una versione diversa da quella fornita inizialmente dal giovane, su un tentativo di rapina da parte di quattro uomini armati di coltelli. Versione che non era stata ritenuta credibile dai carabinieri che stanno indagando sull'omicidio e che lo hanno arrestato. 

L'AUTOPSIA -  Olindo Pinciaroli è stato accoltellato ripetutamente, al tronco e al capo, ma su di lui non vi sono tracce di colluttazione. Lo ha stabilito l'autopsia, conclusa nel tardo pomeriggio presso l'Istituto di Medicina legale di Torrette dal medico legale Adriano Tagliabracci.