Mazzetta all’Agenzia delle Entrate, arrivano gli ispettori da Roma

Dopo l’arresto del 59enne non si escludono altri casi

Agenzia delle Entrate di Ascoli

Agenzia delle Entrate di Ascoli

Ascoli, 28 aprile 2016 - Gli uffici di Ascoli nel mirino dell’Agenzia delle Entrate di Roma. Oggi sono attesi in procura i funzionari dell’ufficio ispezioni della capitale, che vogliono avere un quadro completo della situazione dopo l’arresto di Enzo Simonelli, il 59enne ascolano accusato di concussione.

Non si esclude che possano essersi verificati altri episodi di cui potrebbero essere responsabili sia lo stesso Simonelli sia altri dipendenti del palazzo di via Marini. La procura sta ascoltando diversi testimoni, per la maggior parte persone che nell’ultimo periodo hanno avuto a che fare a livello professionale con Simonelli per la gestione di alcune pratiche tributarie.

Vogliono capire se la presunta mazzetta che ha portato all’arresto del 59enne rappresenti un caso isolato o se invece sia soltanto l’ultimo di una serie. Allo stesso tempo le indagini potrebbero fare emergere nuove situazioni che non si esclude possano coinvolgere altri dipendenti. E per questo motivo gli uffici ispettivi della capitale hanno inviato i loro uomini in città. Sulla base di quello che verrà loro riferito dagli inquirenti ascolani potrebbero essere presi provvedimenti disciplinari: una prassi inevitabile dopo la notizia dell’arresto avvenuto giovedì sera nell’abitazione del funzionario amministrativo.

L’uomo è stato praticamente colto sul fatto dopo che un contribuente che si era rivolto a lui per una pratica relativa ad una successione, aveva denunciato alla Guardia Di Finanza di aver subìto delle pressioni affinché consegnasse del denaro per evitare futuri controlli sulla pratica. Con addosso nascosto un registratore, il contribuente è andato nell’abitazione di Simonelli per consegnare duemila euro in contanti. Le banconote erano state precedentemente fotocopiate dai finanzieri, coordinati dal sostituto procuratore Lorenzo Destro.

Dopo la consegna è scattato il blitz ed il funzionario è stato tratto in arresto. Simonelli, che si trova ora ai domiciliari, ha spiegato durante l’interrogatorio di garanzia di non aver mai chiesto denaro a nessuno in cambio di nulla e che quella somma era da considerarsi come un regalo spontaneo per una serie di consigli e di consulenze che aveva dato al contribuente.