Massimo Vitali
Bologna

Bologna, il 21 settembre la causa Saputo-Tacopina

Giorni del giudizio in casa rossoblù: l'udienza a New York e Rossi in discussione IL COMMENTO Complicarsi la vita: storia già vista di Stefano Biondi

Tacopina e Saputo (Schicchi)

Tacopina e Saputo (Schicchi)

Bologna, 16 settembre 2015 - La fotografia più surreale, ma non affatto inverosimile, sarebbe quella che domenica, giorno della sfida-verità col Frosinone, ritrae il chairman Saputo e il presidente Tacopina intenti a guardarsi in cagnesco agli angoli opposti della tribuna vip del Dall’Ara. Perché Saputo è annunciato in arrivo dal Canada (non è chiaro se arriverà in città entro domenica o qualche giorno più tardi, in tempo per sedersi mercoledì notte nella tribuna del Franchi), mentre Tacopina dovrebbe rientrare negli States lunedì. 

Collisione possibile, insomma, o forse prove di disgelo per ammorbidire le rispettive posizioni, in attesa che sia il giudice della Corte Suprema di New York a esperire un tentativo di conciliazione, dopo che giovedì Joe ha caricato come un bisonte Joey facendogli causa e chiedendogli un risarcimento danni pari a 5 milioni di dollari. 

I rispettivi legali sono stati convocati dal giudice proprio in queste ore e il giorno più plausibile in cui Joe & Joey cercheranno l’ultima intesa in tribunale a suon di dollari (soluzione plausibile, ma nient’affatto scontata, è una ‘liquidazione’ a favore di Tacopina dell’ordine di 2,5-3 milioni) è il lunedì post Frosinone, il 21 settembre. Per un curioso scherzo del destino quello sarà anche il giorno in cui l’azionista di maggioranza rossoblù, candidato unico al ruolo di presidente se e quando Tacopina uscirà di scena, rischia di trovarsi tra le mani la patata bollente dell’allenatore. Domanda da gufi: cosa accadrebbe se il Bologna ancora inchiodato a quota zero in classifica dopo tre giornate domenica toppasse anche lo spareggio-salvezza coi ciociari?       A Casteldebole giurano che la posizione di Rossi non sia in discussione, né potrebbe esserlo considerato il ritardo con cui gli è stata consegnata la squadra. Ma c’è anche un’altra campana, che dipinge già Rossi come una foglia sui rami d’autunno esposta ai venti dei prossimi risultati. Perché il calcio è impietoso e non tiene conto del fatto che a giugno Rossi ha vinto i playoff di B con una squadra che non era sua e che adesso ne sta allenando una completamente nuova, di fatto da appena due settimane. La riconoscenza, si sa, avanza di pari passo con i punti in classifica.

E così nel frattempo avanza la candidatura di Roberto Donadoni. Se Rossi uscisse indenne dal cerchio di fuoco di Frosinone, Fiorentina e Udinese, il trittico della prossima settimana, il futuro prossimo potrebbe essere proprio l’ex cittì della Nazionale.  Donadoni ha un pedigree tecnico di assoluto rilievo e una sobrietà di modi che piace ai saputiani di Casteldebole. Così come piacciono, e non potrebbe essere diversamente, le opzioni Montella e Guidolin.         Tocca a Saputo rimettersi insieme i cocci di un Bologna diviso plasticamente anche nel post partita di Genova. «Bravi ragazzi, nonostante la sconfitta oggi avete giocato bene», consolava Tacopina i rossoblù nello spogliatoio di Marassi. Poi è entrato Fenucci: «Bravi, sì: ma qui bisogna cominciare a far punti».

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