Bologna, 28 febbraio 2017 - Battere un avversario scorbutico come Jesi non era facile, farlo, oltretutto, in condizioni di assoluta emergenza vale a dire senza Lawson, Pajola e Ndoja è stata quasi una impresa (guarda le foto), a conferma di come la Virtus, che contro i marchigiani centra la terza vittoria consecutiva e si riprende il primato solitario, è ormai definitivamente uscita dal tunnel.
“Siamo usciti da un periodo complicato, con le armi della voglia e del desiderio – conferma il tecnico bianconero Alessandro Ramagli – Questa, come la sfida contro Chieti, è una partita che potevamo vincere solo così dando il massimo. Questo è un gruppo speciale che sta facendo grandi cose”.
Dopo le 4 sconfitte consecutive, contro Jesi è così arrivata la terza vittoria dopo quelle con Udine e Chieti. “Con i marchigiani si chiude un miniciclo per noi. Dovevamo vivere con dedizione il presente e la squadra ha data una bella risposta. Forse abbiamo commesso tanti errori, ma non dovevamo guardare alla bellezza del gioco o al purismo delle scelte, ma si doveva pensare solo vincere. Le ultime 3 vittorie dimostrano che ci stiamo meritando il percorso che stiamo facendo”.
Una partita vinta segnando un punto in più degli avversari. “In attacco volevamo far giocare Rosselli da 3 per fare da controaltare a Davis in difesa e per fargli creare gioco in attacco dove Umeh e Spissu dovevano essere e sono stati i nostri finalizzatore. Ci è forse mancata la tenuta difensiva”.
Ramagli guarda al futuro con ottimismo? “Ci attendono 2 mesi da godere e da vivere con gioia, stiamo facendo qualcosa di speciale ed è giusto che, quando questo succede, godercelo. Dal 12 dicembre non ci siamo più allenati tutti insieme, forse finalmente nei prossimi giorni torneremo a farlo”.
Situazione infortunati? “Lawson qualche minuto contro Jesi poteva anche farlo, ma ho preferito non lo rischiare. Da domani (mercoledì, ndr) lui e Ndoja tornano a lavorare in gruppo. Pe riavere Pajola ci vorrà un po’ di tempo in più”.
Il migliore in campo, con 28 punti il 90 per cento al tiro e una valutazione di 42, è stato Marco Spissu. “Sono contento della prestazione, la mia migliore in assoluto – conferma il playmaker - Dopo la prestazione di Chieti ero nervoso, non ero io, ho lavorato duro e questi sono i frutti”.
Adesso la Coppa Italia. “Partecipiamo per vincere, sappiamo che sarà tostissima si sfidano le migliori 8 squadre, ma ci proviamo, in queste sfide abbiamo dimostrato di essere un gran gruppo e di avere gran cuore”.
La Virtus venerdì alle 20.45 scenderà in campo contro Agrigento. Intanto approfittando della giornata di sosta la Virtus è scesa in campo al fianco delle Cucine Popolari, il progetto di Roberto Morgantini, pranzando in via del Battiferro, una delle due sedi del bel progetto (l’altra è in via Larga). Presenti l’Ad Loredano Vecchi e il Gm Julio Trovato, e i giocatori Klaudio Ndoja e Gabriele Spizzichini. Un pranzo che chiude la questione Gianluca Lodini, il tifoso virtussino che fu protagonista dell’invasione e quelle parole urlate a Leonardo Candi che sono finite in diretta tv e sotto gli occhi di tutti. Lodini, panettiere a San Giovanni Persiceto, sta infatti fornendo gratuitamente il pane per la mensa di Cucine Popolari dando un esempio socialmente utile di come si possa “epiare” ai propri errori.
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