Omicidio di Fossanova, Simone Bertocchi si costituisce. Indagato un secondo uomo

Il 36enne si è presentato in caserma con l'avvocato: è ritenuto uno dei responsabili dell'uccisione di Roberto Tosi Savonuzzi e del ferimento della moglie. Poche ore dopo indagato un altro uomo

Omicidio a Fossanova, Simone Bertocchi si è costituito (Foto Businesspress)

Omicidio a Fossanova, Simone Bertocchi si è costituito (Foto Businesspress)

Ferrara, 26 luglio 2016 - Sono ancora in corso gli interrogatori di Simone Bertocchi, arrestato per l'omicidio di Fossanova e il suo presunto complice, un 36enne della città. Quest'ultimo è davanti al pm Stefano Longhi e al capitano Marcello Mari dalle 15. Da quanto trapela, Bertocchi sta continuando a confessare. 

Bertocchi si è costituito stamattina. Lui, 36 anni nativo di Ferrara (con qualche anno vissuto a Busto Arsizio per motivi di lavoro), vissuto in via Ristori al quartiere Barco con i genitori, oggi scomparsi, avrebbe fatto fuoco domenica mattina per uccidere Roberto Tosi Savonuzzi, 72 anni, e ferire in maniera gravissima la moglie, Raffaella Pareschi della stessa età.

La sua fuga, con un complice ancora ricercato, è finita all'alba quando è crollato, presentandosi spontaneamente in caserma a Porotto. La sua fotografia era nelle mani di tutte le forze dell'ordine da domenica mattina quando, alle 8.45 nel cortile dell'abitazione al civico 277 di via Ravenna a Fossanova San Marco (FOTO), è accaduto l'irreparabile.

''E' stato Simone Bertocchi a sparare. E' stato lui, l'ho visto fuggire con un complice''. Chi ha parlato, nell'immediatezza, è stato Vittorio Chiccoli, 82 anni proprietario con il fratello Daniele del casolare. Lui, dirimpettaio della famiglia Savonuzzi, ha sentito ''almeno due colpi'', così è sceso in giardino e ha visto i due corpi a terra, in una pozza di sangue, e due uomini scappare in bicicletta. ''Uno era il fidanzato di mia nipote Sabrina'', ha giurato ai carabinieri.

Sabrina Chiccoli, 27 anni, da tempo fidanzata di Bertocchi con il quale aveva trascorso la serata di sabato. Avevano dormito assieme poi, domenica mattina, Bertocchi si era allontanato senza dire esattamente a Sabrina dove andasse. ''Non so dove si nasconde - ha detto ieri la ragazza al Carlino -, non so cosa abbia combinato. Tutta la verità l'ho detta ai carabinieri. Perché dovrei nasconderlo? Che motivo avrei?''. Scossa, stressata, a tratti rabbiosa, ha trascorso l'intero lunedì seduta in un bar di Ferrara, il Novecento. ''Non so niente - ha ribadito prima di congedare il cronista -, non so che cosa abbia combinato''. 

La svolta, come detto, poi all'alba quando Bertocchi, ormai braccato dai carabinieri, si è arreso. Si è presentato con un legale dai militari di Porotto per raccontare la sua verità. In questo momento si trova nella caserma di via Del Campo, interrogato. Oltre ai carabinieri, è presente anche il magistrato Stefano Longhi che sta portando avanti l'indagine.

Appresa la notizia, Vittorio Chiccoli è apparso molto più sollevato. ''Davvero l'hanno preso? - ha detto poco fa ai cronisti del Carlino - Avevo paura che tornasse e uccidesse ancora. Ora sono più tranquillo''. Intanto continua la caccia al complice di Bertocchi, forse uno straniero, come è trapelato ieri da fonti investigative. ''Un uomo alto - lo ricorda Chiccoli - che correva veloce in bicicletta''.

Dalle parole di Bertocchi ora si attendono tante verità: l'identità di chi era con lui e il movente dell'omicidio. Un litigio per via dei cattivi rapporti di vicinato con la famiglia Chiccoli e con Sabrina? Anche. Ma sotto c'è dell'altro. Anche una confessione che Roberto Tosi Savonuzzi, poche ore prima di morire, avrebbe fatto ad un amico poliziotto legato a soldi e proprietà di Vittorio Chiccoli, tra cui la casa di via Ravenna.

Poche ore dopo è stato indagato un italiano di 36 anni. La cattura è avvenuta pochi minuti dopo le 15.