Marano, i bimbi non dormono più per terra all'asilo. In campo gli anziani

Saranno loro a preparare le brandine per i bambini al posto delle bidelle. La Cisl rompe il silenzio: "Subito un confronto in un’ottica collaborativa"

Asilo in una foto d'archivio Newpress

Asilo in una foto d'archivio Newpress

Marano (Modena), 22 febbraio 2018 - Hanno vinto le mamme. Hanno vinto i bambini, prima di tutto. Che già ieri, dopo due giorni di pavimento, alla materna Collodi hanno potuto nuovamente schiacciare il loro pisolino pomeridiano sulle brandine. Come Dio comanda.

La soluzione? In paese si sono rimboccati le maniche i volontari Auser del Circolo anziani ‘La Grama’, che ieri mattina senza batter ciglio hanno dato al sindaco, al preside e al provveditore – tutti in cerca di un rimedio – la loro immediata disponibilità a spostar mobili e lettini nell’asilo due volte al giorno. Prima e dopo la nanna. Tra loro ci sono molti pensionati, tanti nonni, appunto. Non più giovanotti, ma solidi – socialmente parlando – come rocce. Tanto che sul web, nei social e nei gruppi facebook locali da ieri è tutto uno scrosciare di applausi virtuali da parte dei loro compaesani. Ma non si tratta, ovviamente, di una soluzione definitiva. Lo hanno sottolineato ieri anche dal Comune di Marano al termine di un confronto tra il direttore scolastico Fabricio Lolli e il sindaco Emilia Muratori. Che fin dall’inizio di questa vicenda, va detto, si è schierata al fianco dei genitori («Non esiste – disse lunedì – che dei bimbi di 3-4 anni qui a Marano debbano dormire per terra»).

«Non esistono impedimenti di natura igienica o relativi alla sicurezza per far dormire i bambini nelle rispettive aule» – precisano inoltre dall’amministrazione. Non a caso, perché il primo cittadino si è tolto così un sassolino dalla scarpa. Al sindaco non era andata proprio giù la circolare in cui Lolli sollevava dubbi sull’idoneità delle aule per il riposino: «Quella scuola – aveva detto stizzita Emilia Muratori – ha 10 anni, è ultrasicura ed è perfettamente antisismica». E le verifiche svolte martedì dall’Ausl, interrogata dallo stesso preside, ha dato ragione al sindaco.

Ma «la soluzione dei volontari – aggiungono dal Comune – è stata decisa in vista di un nuovo progetto per la gestione del problema, che sarà concordato tra il Comune e la scuola nell’ottica di salvaguardare il benessere dei bambini. Il prossimo ampliamento di due aule creerà nuovi spazi, che in prospettiva consentiranno di organizzare al meglio anche il riposo». Sfumato invece, ma non troppo, l’accenno dell’amministrazione alle origini del problema: «Conseguenza – spiega il comunicato – delle nuove regole disposte dall’istituto comprensivo».

Tornando invece ai genitori, la loro è stata davvero una guerra lampo. Hanno reagito in poche ore, organizzando una petizione che in paese ha raccolto oltre 300 firme in due giorni. E martedì hanno ‘assediato’ l’ufficio del preside finché non li ha ricevuti. Una pressione che evidentemente ha avuto successo. E molti maranesi, genitori e non, sempre sui social hanno affiancato alle esultanze ai ringraziamenti per i volontari anche diversi commenti sarcastici. Soprattutto sul ricorso a un gruppo di anziani volontari per mansioni fin qui ricoperte da personale Ata ben più giovane e stipendiato. E la Cisl: «Serve un confronto tra dirigente, docenti e personale per risolvere la situazione. I tagli possono provocare problemi del genere».