
L'assessora Alessandra Camporota
Modena, 15 giugno 2025 – Dall’assemblea di 200 persone ’Modena merita di più’ su degrado urbano e insicurezza si è levata giovedì sera la richiesta di dimissioni verso l’assessora Alessandra Camporota. Ma il sindaco Massimo Mezzetti la blinda: "Il suo ruolo non è in discussione". E contrattacca: "Un’iniziativa che si è autodefinita apolitica ospitava in realtà diversi ex candidati ed esponenti di centrodestra".
Il diritto alla sicurezza in città, sottolinea Mezzetti, "la vivibilità di alcune aree di Modena e dei parchi, le aggressioni dei giovani ai loro coetanei. Le questioni emerse nell’assemblea alla sala Pucci sono quelle per le quali siamo in campo dall’inizio di questa amministrazione con costanza e senza mai recedere un passo dalla volontà di affrontare i problemi e risolverli nell’ambito del coordinamento delle forze dell’ordine gestito dal Prefetto". In questi giorni "abbiamo annunciato più pattugliamenti in centro storico della polizia locale, a partire dalla revisione del dispositivo di funzionamento del chiosco in piazza Matteotti, al tavolo prefettizio abbiamo condiviso un ulteriore rafforzamento del controllo sui parchi con un diverso utilizzo delle forze dell’ordine, gli street tutor si sposteranno dalla zona Gallucci verso piazza della Pomposa e il parco Novi Sad. Tutto questo non si costruisce in un giorno, ma fa parte di un progetto ampio e di un ragionamento sulla sicurezza continuativo. Ben vengano quindi le considerazioni svolte nell’ambito della riunione che ha raccolto numerosa partecipazione". E qui che però Mezzetti fa le pulci all’iniziativa: "Devo però far notare che un’assemblea definitasi apolitica ha ospitato ex candidati sindaco come l’avvocato Costetti e altri interventi di persone schierate come il giovane Zaccarelli, già candidato con la professoressa Modena alle elezioni amministrative e recentemente nominato responsabile giovanile della Democrazia Cristiana, oltre alla partecipazione di esponenti del centro destra in Consiglio comunale". Una sottolineatura "che mi pare doverosa per dare una completa riconoscibilità dei fatti e rispondere così a quello che sarebbe il messaggio politico della riunione, ovvero la richiesta di dimissioni dell’assessora Camporota. Il suo ruolo non è in discussione e a lei rinnovo la mia stima e fiducia sottolineando, se ce ne fosse bisogno, che tutte le decisioni assunte in materia di sicurezza sono sempre state condivise".
La ricetta per dare sicurezza alla città non è certo mandare via l’assessora visto che il giorno dopo le questioni sarebbero lì, esattamente come il giorno prima. Siamo sicuri che questa richiesta di dimissioni abbia veramente a che fare con l’obiettivo che si era data l’assemblea o sia invece un desiderio che accomuna l’opposizione politica a questa amministrazione e non solo?".
A commentare l’assemblea di giovedì sono anche il Pd e Avs attraverso rispettivamente i capigruppo Diego Lenzini e Martino Abrate. "Riteniamo ridicolo, quasi grottesco, che gli organizzatori dell’incontro non appoggino la richiesta di ampliare l’organico degli agenti di Polizia , appoggiando il Pd, Avs e gli altri partiti di maggioranza nel richiedere al governo l’elevazione della questura in fascia A".
Pd e Avs sottolineano che "la Questura ha una pianta organica ferma al 1989, che le forze di maggioranza chiedono questo adeguamento, indispensabile per le esigenza della città , da più di 5 anni, nel silenzio e totale incapacità di incidere da parte dei parlamentari e consiglieri della destra al Governo. È ridicolo che si chiedano le dimissioni di un’assessora in carica da meno di 1 anno. La maggioranza collabora e ha piena fiducia in tutti gli assessori. I problemi della città richiedono costante impegno e responsabilità. Non perdite di tempo per manovre politiche e rimpasti".