Giuseppe Loschi morto a 37 anni, era il medico del Modena calcio

Il malore fatale ieri sera nel parcheggio della festa del Pd. Il cordoglio del club gialloblù

Giuseppe Loschi, morto a 37 anni

Giuseppe Loschi, morto a 37 anni

Erano le 23 e il dottor Loschi si accingeva a lasciare la Festa de l’Unità a Ponte Alto con la moglie e il figlio. Era in auto quando ha avuto un malore che non gli ha lasciato scampo, forse un arresto cardiaco. "Desidero esprimere profondo dolore e le più sentite condoglianze , a nome mio personale e del partito modenese, per la scomparsa del medico 37enne, deceduto tra sabato e domenica notte, mentre, già in auto, si accingeva a lasciare l’area della Festa. Era il figlio del segretario del Circolo Pd di Soliera Giuliano Loschi" , commenta il segretario provinciale del Pd, Davide Fava.

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I presenti hanno immediatamente avvertito i soccorsi: l’ambulanza della Croce Blu che staziona alla Festa permanentemente si è subito recata al parcheggio, seguita dal coordinatore e dall’infermiere presenti alla Festa accompagnati dai vigili del fuoco, il cui presidio è anch’esso presente permanentemente nell’area della Festa. Immediatamente avvertito anche il 118 che è arrivato con una propria ambulanza. Per oltre un’ora i soccorritori hanno lavorato per cercare di rianimare l’uomo che, sembra sia stato colpito da un arresto cardiaco, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Sul posto anche il magistrato di turno.

La Direzione e l’Assemblea provinciale, riunitesi questa mattina, hanno aperto i lavori osservando un minuto di silenzio . Anche la Festa, questa sera, osserverà un minuto di silenzio in apertura di tutte le iniziative in segno di lutto e come cordoglio nei confronti della vittima e della sua famiglia. "Il nostro pensiero va a Giuliano e ai suoi cari, così duramente colpiti da una immane tragedia personale".

Il cordoglio del club gialloblù, la sua "seconda casa"

La società gialloblù lo piange con un messaggio sul proprio sito web: "Stavolta la vita è stata ingiusta portandosi via una persona a noi cara. Un vero amico ed un professionista sempre pronto ad aiutare il prossimo in campo e nella vita di tutti i giorni. Le parole rimangono strozzate in gola pronte a non uscire mai più". "Giuseppe - prosegue il club è stata una figura discreta, sempre al fianco dei ragazzi, guardava gli allenamenti dietro ad i suoi occhiali con le sue immancabili asics ai piedi. A tavola era divertentissimo, gli piaceva un sacco la crostata, ma non con troppo burro. Giuseppe è andato via in punta di piedi in maniera troppo veloce. Non siamo nemmeno riusciti a salutarlo. Sentite condoglianze alla sua famiglia da tutti gli abitanti di quella che era la sua seconda casa".