Un committente di alto livello dietro il furto del Guercino

Le indagini hanno fatto ipotizzare un alto profilo criminale. L'opera rubata nella chiesa di San Vincenzo è infatti di valore inestimabile e praticamente non commercializzabile FOTO: il dipinto VIDEO: il sopralluogo

Una riproduzione dell'opera del Guercino rubata a Modena (Fotofiocchi)

Una riproduzione dell'opera del Guercino rubata a Modena (Fotofiocchi)

Modena, 14 agosto 2014 - Si ipotizza che ci sia una commissione di alto livello dietro al furto della bellissima pala d'altare del Guercino messo a segno l'altra notte nella chiesa di San Vincenzo a Modena. Il valore inestimabile e la rinomanza dell'opera trafugata la rendono "praticamente non commerciabile e le modalità con cui è stato compiuto il furto lasciano supporre un alto profilo criminale degli autori ed una possibile committenza di elevato livello".

E' la conclusione a cui è giunto il coordinamento delle forze di polizia. Il vertice sul furto della 'Madonna in trono con San Giovanni evangelista e San Gregorio Taumaturgo' (FOTO) è stato convocato in Prefettura dal Prefetto di Modena, Michele di Bari. Con ogni probabilità, i malviventi sono entrati in azione dopo essersi nascosti nella chiesa al momento della chiusura ed hanno asportato l'opera senza staccarla dal telaio (quindi senza arrotolarla).

Oltre alle verifiche sui filmati delle telecamere della zona per accertare se abbiano ripreso qualche momento del furto, vengono analizzati i tabulati telefonici presenti nell'area (VIDEO). Intensificate le attività di controllo e vigilanza.