Infermiera di Lugo, chiesta la conferma dell’ergastolo

Il procuratore generale: "Non c’è spazio per soluzioni diverse". Il giudice deve decidere se accogliere la richiesta di perizia avanzata dalla difesa della Poggiali

Daniela Poggiali al tribunale di Bologna (FotoSchicchi)

Daniela Poggiali al tribunale di Bologna (FotoSchicchi)

Ravenna, 8 febbraio 2017 - "Confermate la condanna all’ergastolo". Nessuna richiesta di sconto per l’ex infermiera di Lugo, Daniela Poggiali 44 anni, condannata in primo grado al carcere a vita per la morte di Rosa Calderoni, 78 anni con l’accusa di averla uccisa l’8 aprile 2014 all’ospedale Umberto I di Lugo con una iniezione letale di potassio. A Bologna è in atto il processo d’appello e il procuratore generale, dopo avere ripercorso tutte le tappe d’indagine, ha detto che «da qualsiasi parte si esamini la vicenda, non vi sono spazi per soluzioni diverse da una conferma del giudizio di responsabilità o alternative a sanzioni che lo Stato deve dare di fronte a condotte di questa gravità».

A seguire hanno preso la parola gli avvocati delle parti civili (i due figli della defunta, l’Ausl Romagna e il collegio ravennate degli Infermieri). Al termine della discussione, la Corte si pronuncerà sulla richiesta di perizia medico legale formulata dalla difesa e già respinta in primo grado. Un passaggio ritenuto fondamentale.