Rovigo, "c’è un carro armato nell’Adige". Il falso allarme rimbalza sul web

Si muovono i sindaci di Lendinara e Lusia ma è solo un tronco. Ecco tutti gli oggetti che la secca del fiume ha restituito

Rovigo, "c’è un carro armato nell’Adige". Il falso allarme rimbalza sul web

Rovigo, "c’è un carro armato nell’Adige". Il falso allarme rimbalza sul web

Lendinara (Rovigo), 26 aprile 2017 - Lungo il fiume Adige, dove in questi giorni il livello è calato per una secca che ha raggiunto una soglia record, stanno venendo a galla oggetti di tutti i tipi. Nei giorni scorsi c’è stato il macabro ritrovamento di un auto con i resti di un uomo che era scomparso otto anni fa; l’altro giorno è venuta alla luce la carcassa di un furgone. Nella golena di Lusia poi è stata trovata una granata, ordigno bellico della seconda guerra mondiale. Tutti gli occhi sono incollati quindi sul livello delle acque in attesa vengano a galla nuove scoperte.

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E ieri ecco rimbalzare sul web l’annuncio che era apparso nel fiume il cannone di un carro armato. L’avvistamento, con tanto di foto, ha creato curiosità mista anche ad un forte allarme. Al sindaco di Lendinara Luigi Viaro era arrivata, proprio ieri mattina, una telefonata che annunciava l’incredibile ritrovamento che poi si è rivelato un abbaglio. Si trattava infatti di un tronco che sporgeva dalle acque. «Ho ricevuto una chiamata da un gruppo di appassionati – racconta il primo cittadino di Lendinara – che mi volevano dare alcune informarmi su un ritrovamento nel fiume Adige, tra le località di Barbona e Lusia. Mi avevano spiegato al telefono che era emersa quella che sembrava a tutti gli effetti la canna della bocca da fuoco di un carro armato. La cosa è del tutto plausibile del resto. Basti ricordare la presenza di tanti ponti che vennero bombardati dagli alleati e la frettolosa ritirata dei tedeschi dalle nostre zone. In quei frangenti così drammatici molti mezzi militari finirono in acqua nel tentativo di fuga per attraversare l’Adige in qualsiasi maniera. Questi appassionati mi hanno chiesto di effettuare un eventuale recupero, la cosa, una volta appurata con assoluta certezza la presenza del mezzo, sarebbe davvero stata molto impegnativa da ogni punto di vista».

Recupero che non sarà necessario fare. L’avvistamento del ‘cannone’ tra le acque era quello che si chiama in gergo un granchio. Abbaglio nel quale del resto era facile incorrere. Il tronco visto da lontano e senza l’uso di un cannocchiale sembra a tutti gli effetti l’affusto di un autoblindo. La curiosità è comunque salita alle stelle. E sui social in tanti si chiedeveno cosa poteva essere quell’oggetto che spuntava dall’acqua del fiume Adige. L’inganno è stato svelato dopo una ricognizione e l’uso di potentissimi zoom. Era un grosso tronco finito non si sa come proprio nel mezzo del corso d’acqua. Nonostante il cessato allarme qualche sub si sta attrezzando per fare un’immersione e vedere l’oggetto da vicino. Anche il sindaco di Lusia Luca Prando ha deciso di andare a dare un’occhiata.