Abusi su due minorenni, adescate su Instagram: "Costrette alla droga e a rapporti sessuali"

Un 24enne della provincia indagato per violenza e cessione di stupefacenti: il contatto preso con una 15enne che aveva portato con sé in Riviera anche l’amichetta di un anno più piccola

Il ragazzo e la minorenne si sono conosciuti sui social (foto generica)

Il ragazzo e la minorenne si sono conosciuti sui social (foto generica)

Ancona, 23 marzo 2024 – Si conoscono su un social network, prendono confidenza e alla fine decidono di incontrarsi per vedersi di persona. Lui è un 24enne, della provincia di Ancona, la ragazzina, una 15enne della provincia di Macerata. Sembrava un’amicizia che poteva decollare la loro invece si sarebbe trasformata nel peggiore degli incubi, non solo per la 15enne ma anche per una amichetta che aveva coinvolto per farsi accompagnare all’appuntamento. La serata sarebbe andata oltre le aspettative delle due minori che sarebbero state drogate e poi, almeno una, anche abusata sessualmente.

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La vicenda, su cui indagano i carabinieri, ha dei lati ancora tutti da chiarire e il giudice per le indagini preliminari ha disposto una perizia psicologica su entrambe le ragazzine per valutare, dal punto di vista emotivo, se le presunte vittime possano fornire una testimonianza attendibile, nel corso di un eventuale incidente probatorio, di quello che hanno vissuto. I fatti risalgono a luglio scorso, piena estate.

Le due amichette hanno raggiunto il luogo dell’appuntamento, lungo la riviera del Conero, dove il 24enne aveva dato appuntamento alla più grande di cui avrebbe ignorato che fosse ancora minorenne. I due infatti si erano conosciuti solo su Instagram, sulle foto presenti nei rispettivi profili, avevano scambiato qualche battuta tramite messaggi e poi incuriositi avevano deciso di vedersi.

Le foto non avrebbero reso l’idea che la ragazzina fosse ancora minorenne. Arrivate all’appuntamento, le due amichette hanno trovato il ragazzo e hanno deciso di proseguire la serata all’interno dei giardini pubblici di un’altra località limitrofa. Lì il 24enne avrebbe dato loro uno spinello da fumare.

Dopo uno sballo di gruppo le avrebbe fatte salire nella sua automobile per tornare in riviera e all’interno del veicolo avrebbe costretto una ad un rapporto sessuale orale, mentre l’altra era nel sedile di dietro. Non è chiaro se anche la seconda ragazzina sia stata violentata. La sua amichetta, la vittima abusata, avrebbe sostenuto di sì ma non ci sarebbe riscontro nei racconti dell’altra.

Qualcosa non torna di quanto successo realmente quella sera. Le due amichette dovevano rientrare a casa per le 23 ma hanno tardato di molto, tanto che i genitori si erano preoccupati e si erano rivolti ai carabinieri per segnalare che le figlie erano scomparse.

Al cellulare non rispondevano. Quando le hanno viste arrivare erano turbate e provate e hanno raccontato l’incubo vissuto.

Risalire al 24enne non è stato difficile perché i militari lo hanno rintracciato tramite il profilo social e tramite l’auto a bordo della quale erano salite le due minorenni. Il giovane è indagato a piede libero per violenza sessuale su minori aggravata e cessione di sostanza stupefacente, accuse che respinge.

E’ difeso dall’avvocato Emanuele Senesi. Ieri, al tribunale di Ancona, c’è stato il conferimento di incarico ad uno psicologo, Marco Angeloni, per una perizia chiesta dalla gip Sonia Piermartini sulle due minorenni. Il professionista si è preso 60 giorni e dovrà relazionare il prossimo 21 giugno.