REDAZIONE ANCONA

Accusa il solarium: "Io, ustionato"

Prenota un solarium ma non si presenta all’appuntamento e dopo due giorni querela il centro estetico per aver subito delle ustioni. Una vicenda tutta inventata stando all’accusa e che adesso rischia di far finire a processo per tentata truffa e calunnia un 45enne anconetano. L’uomo avrebbe architettato tutto per farsi liquidare un risarcimento danni dietro il ritiro della querela presentata ai carabinieri e poi spedita alla titolare del centro, che si trova a Loreto, da un avvocato per tentare una mediazione. La donna però, certa di non averlo mai fatto sedere sul lettino quel cliente, lo ha contro denunciato. I fatti risalgono al 9 dicembre del 2017. Quel giorno si sarebbe presentato al centro estetico l’anconetano. "Vorrei fare una lampada – avrebbe detto il cliente – c’è posto?". A prendere gli appuntamenti al desk c’era la titolare che gli avrebbe detto che in quel momento erano pieni ma aveva posto dopo un’ora. Il 45enne avrebbe acconsentito pagando in anticipo la seduta, con il rilascio della ricevuta, precisando che sarebbe tornato al turno stabilito. L’uomo però non si sarebbe più fatto vivo. Dopo due giorni è andato dai carabinieri di Ancona per denunciare il centro per lesioni colpose, allegando un certificato del pronto soccorso di Recanati che indicava le scottature al volto. Incaricando un avvocato ha spedito per posta raccomandata la denuncia alla titolare, per la lampada mal funzionante, specificando che era pronto a ritirare la querela se la donna pagava i danni arrecati. L’imprenditrice però è voluta andare a fondo alla vicenda e attraverso l’avvocato Anna Maria Ragaini ha contro denunciato il presunto cliente. La querela sulle lesioni nel frattempo è stata archiviata ma è andata avanti quella per la tentata truffa e la calunnia tanto che ieri era fissata l’udienza preliminare davanti alla gup Franscesca De Palma. La giudice ha dovuto rinviare al 19 maggio prossimo la decisione se mandare a processo o meno a giudizio il 45enne perché c’è stato un difetto di notifica.

Marina Verdenelli