Addio a Fernando Corradini, anima della Croce Gialla

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A marzo aveva accusato un malore in casa, poi le condizioni si sono aggravate sempre di più per Ferdindando Corradini, storico volontario della Croce Gialla con la passione per le maratone. L’ex volontario si è spento a 83 anni, nella notte tra ieri e domenica, alla Residenza Dorica della Baraccola, dove era ricoverato da mesi. Soffriva di Alzheimer e le sue condizioni si erano aggravate. Ex trasportatore della Baldoni liquori ha girato tutta l’Italia per le consegne passando poi a lavorare anche per la Bontempi di Camerano, all’epoca Mobilfer. "Papà mi ha fatto scoprire il valore del volontariato – lo ricorda Calogero Corradini, il figlio – quando lui era in Croce Gialla ci sono entrato anche io, a 13 anni. Mi ha insegnato a voler bene a tutti, ad aiutare il prossimo e a non dare importanza alle cattiverie, mi diceva sempre Lillo vai avanti. A 60 anni ha iniziato a fare le maratone, ha fatto tre volte quella del Conero, poi anche la cento chilometri del Passatore". Domenica Calogero lo era andato a trovare, dopo che il padre aveva preso anche il Covid. Nato a Treia Corradini si era poi trasferito ad Ancona per mettere su famiglia, insieme alla moglie Rosalia, e il suo quartiere era quello delle Grazie. Proprio nella omonima chiesa si terrà il funerale, domani, alle 10, dove sarà presente la Croce Gialla di Ancona e anche una rappresentanza degli ultras dorici. Ferdinando, oltre alla moglie e il figlio Calogero, lascia un altro figlio, Corrado, e tre nipoti, Cristina, Manuela e Diego.

ma. ver.