Era ai domiciliari a casa della madre, per scontare una condanna per droga, quando polizia e carabinieri lo hanno trovato con più di un etto di hashish. Una parte dello stupefacente era nascosto in bagno, l’altra parte era stata messa in una busta dalla madre nel tentativo di lanciare l’involucro dalla finestra della camera da letto quando ha visto arrivare le divise. Entrambi erano stati arrestati, il 23 agosto scorso, a Brecce Bianche. Il blitz congiunto di agenti e militari era scattato di mattina. Madre e figlio, 60 anni lei, 26 anni lui, entrambi anconetani, ieri sono stati condannati in abbreviato dal giudice Carlo Cimini. Il 26enne ha preso un anno e sei mesi di reclusione, la 60enne sei mesi di reclusione, solo per la donna pena sospesa. Recidivo invece il figlio a cui è stata contestata anche l’aggravante perché trovato con 116 grammi di hashish mentre scontava i domiciliari a casa per una sentenza passata in giudicato, sempre per droga (doveva scontare due anni e mezzo). Lui è tornato in carcere, lei è libera. Entrambi erano difesi dall’avvocato Jacopo Saccomani, Ad agosto poliziotti e carabinieri si erano insospettiti per uno strano via vai sotto casa loro, nel quartiere di Brecce Bianche. Saliti nell’appartamento per un controllo avevano sentito uno strano odore nell’abitazione, tipico di sostanze stupefacenti. Era stata fatta una perquisizione accurata e in bagno, nascosta dentro un barattolo di vetro messo all’intemo di un portabiancheria con panni da lavare, nel box doccia, era stata trovata una busta con 38 grammi di hashish. Trovato anche un bilancino di precisione e 300 euro nella disponibilità del giovane. Nel tentativo di aiutare il figlio la madre aveva provato a gettare dalla finestra un involucro con dentro altri 78 grammi di hashish, per sottrarli alla perquisizione, ma la busta era stata subito recuperata. Il 26enne aveva provato ad aggredire carabinieri e poliziotti, per evitare il controllo, ma era stato bloccato con il taser.
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