
Sopra: Ghulam, dipendente del negozio di kebab. Sotto: i vigili del fuoco sul posto
Ci risiamo, nuovo incendio al cantiere del Mercato delle Erbe, in corso Mazzini. Ignoti domenica sera, dopo le 21, hanno buttato qualcosa di infiammabile su un cumulo di materiali edili fatto di tavole di legno, fogli di truciolare e sacchetti dell’immondizia neri contenenti detriti in cemento. I primi ad intervenire sono stati il titolare e un dipendente del negozio di kebab di via Carducci che ha una porta anche sul retro dell’attività che si affaccia proprio su un lato del Mercato delle Erbe. Hanno visto la recinzione di plastica bruciare e le fiamme intaccare il materiale vicino così hanno tirato subiti diversi secchi d’acqua. Un atto vandalico o qualcuno che con la sigaretta ha appiccato le fiamme involontariamente? Non è la prima volta che il cantiere è interessato dalle fiamme anche se domenica erano più estese rispetto alle volte precedenti.
"Abbiamo sentito dei piccoli scoppi – racconta Ghulam, dipendente del negozio di kebab – così ci siamo affacciati di fuori e abbiamo visto delle fiamme già molto alte. Abbiamo pensato subito a spegnerle prendendo dei secchi pieni di acqua. Con quelli siamo andati nella parte esterna e abbiamo iniziato a buttare l’acqua. Bruciava tutto e c’era già molto fumo. Un incendio già troppo esteso, non riuscivano a spegnerlo da soli così abbiamo chiamato anche i vigili del fuoco. Succede spesso che si innescano dei focolai, sarà ormai la quarta o quinta volta solo che nelle precedenti siamo sempre riusciti a spegnere prima che facessero danni, senza il bisogno di chiamare i pompieri. Chi è stato? Ci sono due persone che stanno spesso in quella zona, uno è un signore anziano, non so se è un senza fossa dimora, l’altro è un ragazzo di colore. Domenica, prima dell’incendio, abbiamo visto lui passare da quelle parti, va lì e fuma le sigarette. Ma non abbiamo visto se sia stato lui".
Anche i residenti hanno visto l’incendio, dalle finestre di casa, e hanno chiamato i vigili del fuoco. Quando i pompieri sono arrivati c’era solo molto fumo e hanno terminato lo spegnimento controllando che non ci fossero altri cumuli interessati. L’assessore ai Lavori Pubblici del Comune non era stato informato ieri dell’incendio avvenuto. "Sentirò la ditta – ha detto Stefano Tombolini – e cercheremo di studiare una soluzione per impedire che succeda di nuovo. Si potrebbe pensare di mettere una sorveglianza".
Telecamere di pubblica sicurezza non ci sono attorno a quel perimetro. I danni, che hanno interessato il lato sinistro della struttura, guardandolo dall’ingresso, non sono stati molti, per lo più legno e plastica bruciati ma dovranno essere quantificati dalla ditta che è impegnata dall’intervento di recupero del mercato, la Edilcostruzioni Group Srl di Teramo. I lavori, per un importo di quasi 4 milioni di euro, frutto di più fondi di finanziamento (anche quelli del Pnrr), interessano la parte interna dello storico mercato che continua a rimanere aperto al pubblico perché gli operatori sono stai collocati al piano di sopra. Tutta l’area esterna è transennata per permettere ai mezzi del cantiere di appoggiarsi con i propri macchinari e materiali. Attorno ci si passa attraverso un passaggio lasciato solo per i pedoni.