Le crisi passano, sono fasi transitorie, ma quella della Vigor sembra non avere fine. La debacle al "Del Conero" assume le sembianze di un incubo, una di quelle domeniche che mai il popolo vigorino avrebbe voluto vivere e invece ecco materializzarsi un’altra prova incolore, senza nerbo, già segnata dopo pochi minuti. "Serve a poco essere carini, fare il compitino, giocare in punta di fioretto, se poi non si è solidi in difesa o non si finalizzano le occasioni – dice il tecnico della Vigor Senigallia, Mauro Antonioli –. Non so darmi una spiegazione, tutti i progressi fatti in settimana svaniscono clamorosamente nel corso della gara, in un derby tra l’altro. Abbiamo lavorato sull’attenzione, sulla concentrazione, sull’intensità. Mi sarei aspettato più decisione nei contrasti, specie in mezzo al campo, invece è emersa ancora una fragilità preoccupante, anche in fase di non possesso". Mister Mauro Antonioli analizza la sconfitta e non nasconde l’amarezza. "Non siamo partiti così male, ma alla prima difficoltà ci siamo sciolti – ammette –. L’Ancona invece ha messo in campo la giusta personalità e ha vinto meritatamente. Le assenze ci sono e pesano, ne sono sempre stato consapevole, fin dal primo giorno, tuttavia non possono essere un alibi. Dobbiamo andare oltre queste scuse e lavorare di più, perché la classifica si sta facendo davvero preoccupante". La Vigor ha problemi, ormai è chiaro anche ai più ottimisti, probabilmente le difficoltà vanno oltre la tattica e le faccende di campo. La piazza vigorina è stanca e l’ennesima contestazione del pubblico lo testimonia. "È grave, molto grave se i tifosi ti contestano per l’impegno che non hai messo in campo – aggiunge –. Francamente sono perplesso, certe parole dovrebbero entrare nella testa dei giocatori, mi auguro che prima o poi la scossa arrivi. Se pensiamo di fare il massimo, probabilmente ci sbagliamo".
Nicolò Scocchera