VALERIO CUCCARONI
Cronaca

Alla scoperta del "Codice Canalini". Ritratto del geniale editore dorico

Alla biblioteca Benincasa verrà presentato l’istant book firmato da Giulio Milani suo ex collaboratore.

L’editore Massimo Canalini scomparso recentemente a 68 anni

L’editore Massimo Canalini scomparso recentemente a 68 anni

Ad appena due mesi dalla sua morte, Massimo Canalini ha già ricevuto paginate di encomi sui massimi giornali italiani e ora, addirittura, un istant book, un libro istantaneo, scritto da un suo sodale, che dal geniale anconetano apprese l’arte di editare libri. "Codice Canalini. Ingrate Patrie Lettere!" è il titolo scelto, per quest’opera, da Giulio Milani, il quale, dopo avere collaborato con lui, rilevò il marchio Transeuropa, che Canalini creò con il grande narratore Pier Vittorio Tondelli. Il libro, pubblicato dalla Transeuropa toscana, sarà presentato in anteprima nazionale venerdì, ore 17.30, alla Biblioteca Benincasa di Ancona. Milani la definisce "un’opera unica e coinvolgente, che celebra la figura di Massimo Canalini e la sua eredità nel mondo editoriale, attraverso uno stile dinamico e provocatorio", con cui l’allievo racconta, "con profondità e ironia", la storia del maestro, "una delle voci più ribelli e visionarie della letteratura italiana contemporanea".

Dopo i saluti introduttivi di Emanuela Impiccini, direttrice della Biblioteca, chi scrive avrà il piacere di presentare Milani per lasciargli, infine, la parola affinché tracci il ritratto del maestro e dialoghi con il pubblico. Le strade di Canalini e Milani si incrociarono nel 1996, quando il focoso toscano fu incluso in una delle antologie di scrittori under 25, ideate da Tondelli e pubblicate da Canalini prima insieme allo scrittore emiliano, poi, dopo la sua morte, in solitaria. Milani finì nell’antologia Under 25 "Coda", curata da Giulio Mozzi, oggi rinomato scrittore ed editor.

Il suo libro "mescola memoria, critica e creatività, in modo esplosivo", assicura Milani, che di esplosività se ne intende. Oltre che con i suoi libri, in particolare quello scritto a più mani, da pensatori corsari con Lello Voce, sulla pandemia, e con i suoi progetti editoriali, come le serie degli Imperdonabili, dedicata alle nuove voci della narrativa, provenienti dalla classe lavoratrice, al di fuori delle consorterie letterarie, Milani è l’uomo che nel 2023 schiaffeggiò Giuseppe Conte, con un gesto che ricorda i duelli ottocenteschi e le risse futuriste.