REDAZIONE ANCONA

"Allarme femminicidi, colpa del patriarcato. E’ l’ora di fare rumore"

"Nel recente ultimo consiglio comunale abbiamo avuto modo, grazie alle parole del sindaco Lorenzo Fiordelmondo, di mandare un simbolico abbraccio alla famiglia di Giulia Cecchettin e di fare una breve riflessione sull’enorme questione politica del femminicidio e delle sue cause. Abbiamo provato a dire come Elena, la sorella dell’ultima vittima, con le sue parole, sia stata in grado di scardinare un sistema che la voleva fedele al ruolo di donna addolorata zitta e buona, puntando il dito invece contro il vero mandante di tutti i femminicidi: il patriarcato e la nostra società patriarcale che ci vede tutti e tutte responsabili. E con queste parole ha occupato uno spazio, anche mediatico, dando forza a tutte quelle donne che quotidianamente provano a dire le stesse cose e che però, spesso, vengono denigrate e derise. Anche quelle reazioni, quegli atteggiamenti, quelle battute, sono violenza! È arrivata l’ora di non stare più in silenzio, ma di fare rumore, così come hanno fatto centinaia di uomini e donne che come marea hanno attraversato sabato 25 novembre le strade del nostro paese, gridando con rabbia che se toccano una toccano tutte! Eppure, anche nel nostro consiglio comunale, abbiamo sentito dire, dal consigliere di Fratelli d’Italia, che collegare questi episodi al patriarcato significa ridurre a poca cosa quello che sta accadendo, che è invece il frutto di uomini immaturi, uomini rimasti bambini, che assegnano alle loro compagne il ruolo di nuove mamme. Uomini anche un po’ malati, ma che non vanno certo confusi con la stragrande maggioranza dei maschi che invece amano e rispettano le proprie donne, concludendo con un "noi non siamo quelli". Parole che ci confermano, ancora una volta, come sia necessaria ed urgente una rivoluzione culturale sul tema".

Jesi in Comune