
Aveva il piede dolorante e l’hanno portata in pronto soccorso dove i medici le hanno diagnosticato una frattura alla caviglia destra e 30 giorni di prognosi (foto d'archivio)
Si fa male a scuola durante la lezione di educazione motoria, ma la famiglia dell’alunna non viene avvisata. I genitori hanno appreso dell’infortunio solo quando sono andati a prendere la figlia all’uscita dell’istituto scolastico, alle 14.30, quai sei ore dopo. Aveva il piede dolorante e l’hanno portata in pronto soccorso dove i medici le hanno diagnosticato una frattura alla caviglia destra e 30 giorni di prognosi.
Protagonista una bambina di 9 anni, della scuola elementare Dante Alighieri, a Collemarino. "Nessuno ci ha avvertito che nostra figlia si era fatta male – racconta la madre, V.O. - saremmo andati a prenderla e avremmo valutato noi se era il caso di portarla o meno in ospedale.
Dopo il danno c’è stata anche la beffa. La scuola ha aperto la pratica con l’assicurazione dando quasi la responsabilità alla bambina se non è stata compresa subito la gravità dell’accaduto. Hanno scritto che dopo averle messo il ghiaccio mia figlia chiedeva di poter riprendere a giocare e ha ricominciato a correre. Noi genitori diamo in affido i nostri figli alla scuola e non credo sia compito della bambina avere la coscienza di dire sì sto male chiama mia madre. E’ compito dell’educatore avvisare casa e far stare seduta l’alunna e non lasciarla giocare". L’infortunio durante la lezione di ginnastica è avvenuto l’8 aprile scorso, attorno alle 9.
"Era la prima lezione della giornata – dice la madre che ha voluto raccontare l’episodio per fare in modo che in futuro non succedano ad altri – ha preso una spinta da un compagno ed è caduta. Noi lo abbiamo saputo solo alle 14.30, andando a prenderla. Ma si può?".
Vedendola sofferente la mamma della bambina l’ha portata in pronto soccorso all’ospedale Salesi. "Mia figlia è entrata con un codice azzurro, con una certa urgenza quindi – continua il genitore – e il dottore ci ha detto che portarla prima avrebbe evitato il peggiorare della frattura perché lei ha continuato a sforzare il piede e ha aggravato la situazione continuando a camminarci. Adesso dovrà tenere il tutore per un mese. Dalla scuola non abbiamo ricevuto nemmeno le scuse".
La madre dell’alunna ha scritto una poi una pec all’istituto scolastico per informarlo delle conseguenze che la bambina ha avuto. "Ho scritto alla scuola che avremmo gradito di essere informati – osserva il genitore - poi era una scelta nostra se andarla a prendere o non andare, ma non si usa più avvertire un genitore? Non c’è stato nemmeno il passaggio di consegna tra il maestro di educazione fisica e quello dopo".
Nell’aprire la pratica la scuola ha scritto così all’assicurazione: "Durante la lezione in palestra di educazione motoria l’alunna entrava in contatto fortuito con un compagno di classe procurandosi una distorsione alla caviglia. Dopo averle somministrato del ghiaccio nella zona dolente l’alunna chiedeva di poter riprendere a giocare".
Per la mamma la scuola "dimostra la loro negligenza due volte, una bambina di 9 anni non capisce che stato di dolore può avere, dovevano chiamare noi".
Il Carlino ieri ha provato a contattare la scuola per sentire la loro versione dei fatti ma nessuno era autorizzato a rispondere perché mancava la preside.