
Ancona, ora il sindaco pensa a un "bando": "Inquadriamo le varie proposte arrivate"
La strada tortuosa che segue il sindaco Daniele Silvetti per portare la squadra dorica in serie D si arricchisce di due nuovi interlocutori: una cordata con cui s’è confrontato ieri via call, un’altra in agenda per stamattina. Con quella di oggi saranno dunque cinque, e da queste cinque dovrà uscire il gruppo di imprenditori destinato a finanziare la nuova società.
Richiesto un capitale di circa un milione e mezzo con cui far fronte agli oltre 400mila euro di versamento alla Figc a fondo perduto per l’iscrizione in sovrannumero della nuova società, ai 31mila richiesti per la fideiussione richiesti, e poi a tutte le spese cui la nuova Ancona andrà incontro per il primo anno di serie D.
Sempre che la corsa contro il tempo vada a buon fine. I presupposti per riuscirci ci sarebbero. Ora il sindaco dovrà riuscire a mettere insieme diversi attori per dare garanzie finanziarie alla nuova realtà calcistica cittadina. Intanto Silvetti attende la comunicazione ufficiale dalla Federcalcio, quella con cui la stessa chiederà al sindaco dove vuole iscrivere la squadra nel prossimo campionato.
L’obiettivo è la serie D, è chiaro, e solo dopo questa comunicazione, e dopo aver completato con oggi il giro di colloqui con i diversi interlocutori, il sindaco Silvetti provvederà a emettere una sorta di atto pubblico "che permetta di andare a inquadrare con uno strumento di trasparenza le varie proposte di investimento ricevute finora", come spiega lo stesso Silvetti. Mentre dall’altra parte, quella dell’Us Ancona, dopo l’incontro di Bologna di martedì scorso tutto tace, e mentre lo studio legale incaricato da Tony Tiong ancora non ha inviato l’atteso comunicato ufficiale a nome del presidente, comunicato che peraltro direbbe cose che nulla hanno a che fare con la corsa di Ancona per cercare di salvare il calcio cittadino dopo i disastri di cui s’è reso responsabile lo stesso Tiong, il sindaco procede dritto per la sua strada.
Il tempo stringe e la data ultima per consegnare l’iscrizione in sovrannumero della nuova Ancona in serie D, cioè l’8 luglio, si avvicina.
Quindi i prossimi passaggi saranno questi: completamento degli incontri con gli interlocutori che hanno manifestato interesse nei confronti del calcio dorico, ricezione della comunicazione della Figc, atto pubblico per dare trasparenza all’operazione, che sarebbe una specie bando, dopodiché gli interlocutori interessati dovranno dare concretezza anche finanziaria alla loro manifestazione ufficiosa d’interesse, dovranno uscire allo scoperto e mettere tutto nero su bianco per costituire la nuova società.
E’ una strada insidiosa, con il sindaco a fare da garante e da mediatore tra le parti interessate: c’è di mezzo il futuro del calcio cittadino, troppe volte in passato rimasto in balia degli eventi. Solo dopo aver portato a destinazione l’arca del pallone anconetano e averci messo alla guida personaggi che abbiano a cuore le sorti della stessa, la missione di Silvetti potrà dirsi completata.
A quel punto si comincerà a guardare verso il prossimo campionato, nella speranza che da questo ennesimo disastro sportivo l’Ancona possa risorgere con nuove prospettive.
Giuseppe Poli