SARA FERRERI
Cronaca

AnconAmbiente, braccio di ferro sugli utili

Ancona chiede un’ulteriore ripartizione delle riserve per 700mila euro, ma Fabriano si oppone: va incrementato il patrimonio

AnconAmbiente, braccio di ferro sugli utili

AnconAmbiente, braccio di ferro sugli utili

AnconAmbiente insiste per attingere agli utili, ma il Comune di Fabriano, che alla società del capoluogo ha affidato nel 2008 in-house il servizio di igiene urbana, si mette di traverso e chiede di inviare tutto ai revisori dei Conti, al collegio sindacale e alla società di audit. Il tutto per "poter esprimere in tempo utile per l’assemblea convocata per il 22 maggio (domani, ndr) – scrive il dirigente comunale – un parere in merito alla richiesta, proposta dal socio Comune di Ancona, di un ulteriore riparto delle riserve, pari a 700mila euro". Ma si teme anche che questa ripartizione delle riserve possa pregiudicare l’operazione di gestione unica dei rifiuti attesa da tempo e annunciata come imminente dal sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, che ci sta lavorando col sindaco di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo (entro giugno è atteso il piano economico finanziario in assemblea Ata). "Il 29 febbraio il Comune di Ancona – ricostruiscono da Fabriano – ha chiesto ad Anconambiente spa di inserire all’ordine del giorno dell’assemblea dei soci la distribuzione di quota della riserva distribuibile. In assemblea, l’11 marzo, era stata deliberata la ripartizione della riserva per 800mila euro, con l’impegno di imputare l’utile 2023 a riserva. Successivamente, in sede di assemblea di approvazione del bilancio 2023, l’8 maggio, il Comune di Ancona ha riproposto una nuova distribuzione degli utili, per 700mila euro. In tale sede non è stato approvato il punto, memori dell’impegno assunto in sede di assemblea a marzo: cioè di imputare gli utili 2023 a riserva. Il 9 maggio il Comune di Ancona ha trasmesso nota ad Anconambiente spa con la richiesta che l’organo amministrativo si potesse esprimere sulla possibilità, dal punto di vista patrimoniale, finanziario e societario, di effettuare una ripartizione della quota di utile riferita all’anno 2023 accantonato a riserva. Il 13 maggio è stato convocato il cda di Anconambiente, in urgenza, con oggetto: ‘Richiesta Comune di Ancona di effettuare una ripartizione della quota di utile riferita all’anno 2023 accantonato a riserva e disponibile dall’approvazione del bilancio dello stesso esercizio’". Domani l’assemblea dei soci alla quale Fabriano preannuncia voto contrario e rileva: "Va considerata la candidatura della società nel percorso del gestore unico del ciclo integrato dei rifiuti che ha posto come principale presupposto dell’operazione l’incremento del patrimonio della società, attraverso l’ingresso dei nuovi soci e il ricorso a finanziamenti per far fronte agli ingenti investimenti necessari. E il fatto che il 12 dicembre il cda ha deliberato nuovi investimenti per 3,8 milioni necessari all rinnovo del parco di mezzi attualmente in uso".