Baby gang incubo dei ragazzini: prima condanna

Estorsioni e stalking ai danni anche di giovani con minorate capacità psicofisiche: l’unico maggiorenne ha preso tre anni e quattro mesi

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di Marina Verdenelli

Banda di ragazzini specializzata in estorsioni e stalking, c’è la prima condanna. E’ arrivata ieri, per il maggiorenne dei sei baby bulli diventati l’incubo di adolescenti, tutti minorenni, per mesi presi di mira e costretti a sottostare alle loro angherie perché terrorizzati dalla paura. Fedele Di Rocco, 20 anni, anconetano, è stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione dal gup Paola Moscaroli. Si procedeva con il rito abbreviato, chiesto dall’imputato e difeso dall’avvocato Francesco Linguiti che potrà appellare la sentenza una volta uscite le motivazioni.

Di Rocco era stato il primo ad essere arrestato dalla Squadra mobile, ad agosto scorso, e il primo per il quale la Procura ordinaria aveva chiesto il giudizio immediato sulla base di elementi ritenuti più che certi dall’accusa sulle sue responsabilità. Il 20enne faceva parte di una banda di bulli accusata di atti persecutori ed estorsione nei confronti di ragazzini tra i 16 e i 17 anni, abbordati in centro o in ambiente scolastico. Tra loro anche soggetti fragili e con minorate capacità psicofisiche. Era stata una indagine condotta dalla Squadra mobile a far emergere poco a poco diversi episodi a seguito della denuncia di un genitore. Una indagine delicata, durata più di un anno, che aveva fatto venire a galla una situazione terribile tra i giovanissimi, vittime fino all’estate scorsa della banda che li avrebbe terrorizzati, umiliati e picchiati. Tre dei ragazzini presi di mira si sono costituiti parte civile con i genitori, rappresentati dagli avvocati Arianna Benni, Laura Versace e Antonella Andreoli. Il gup ha condannato il 20enne ad 800 euro di multa e a risarcire le vittime ma l’importo sarà calcolato in sede civile. Attualmente è ai domiciliari dopo la misura cautelare del carcere, scattata a metà agosto. Ieri si è proceduto per lo stalking, nei confronti di almeno cinque vittime, e per un episodio di estorsione, relativo ad un minore a a cui avrebbe spillato 20 euro. Ad un altro ragazzino sarebbe arrivato a dire: "Ti lascio pieno di sangue a terra, ti ammazzo con i coltelli, con la pistola, sappi che farai una brutta fine". Di Rocco è accusato in concorso con una banda di minorenni arrestata ad ottobre. Una indagine che ha visto lavorare due Procure, quella ordinaria e quella minorile. Quest’ultima ha il resto del gruppetto. Per due è stato chiesto il giudizio immediato ed è stata fissata l’udienza per l’8 gennaio (se non chiederanno di procedere con riti alternativi). Per altri due (usciti dal carcere e attualmente in comunità, uno a Bologna e l’altro a Pesaro), difesi dall’avvocato Michele Carluccio, è stato chiesto il rinvio a giudizio e ci sarà l’udienza preliminare il 16 dicembre. Per il quinto della banda, difeso dall’avvocato Silvia Roccoletti, l’indagine è ancora aperta.