PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Progetto fermo da anni, svolta per il nuovo bar del Duomo: Ambrosio pronto a lasciare

Il noto ristoratore sarebbe intenzionato a mollare il sogno di rilanciare il locale. Si va verso un altro bando

Bar del Duomo di Ancona, il noto ristoratore Antonio Ambrosio pronto a lasciare

Bar del Duomo di Ancona, il noto ristoratore Antonio Ambrosio pronto a lasciare

Ancona, 8 settembre 2024 – Bar del Duomo, Antonio Ambrosio, co-titolare del ristorante Giardino e da anni titolare della concessione per il rilancio del suggestivo locale all’ombra della cattedrale di san Ciriaco, sarebbe pronto a lasciare il progetto. Qualora la notizia venisse confermata ufficialmente, l’amministrazione comunale, al netto di alcune procedure e accordi da trattare, tornerebbe in possesso dell’area per poi emettere un bando con la manifestazione d’interesse verso soggetti privati. Interessi che non mancherebbero. Dopo anni in cui ha regolarmente pagato la concessione annua di 12mila euro, pur senza entrate, il noto ristoratore anconetano sembra orientato a mollare la presa e abbandonare per sempre l’idea di far rinascere il Bar del Duomo.

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Durante gli ultimi giorni sono stati fitti i contatti tra Ambrosio, l’assessore al Patrimonio Eliantonio, oltre ad altri colleghi di giunta, e ai dirigenti comunali. Al centro del contendere la decisione di non proseguire nell’iter, mai così tribolato, per mettere in pratica il progetto visto e ritoccato nel corso degli anni. Alla fine di marzo, scadenza entro la quale avrebbe dovuto comunicare l’intenzione di andare avanti per ottenere il permesso a costruire, Ambrosio ha confermato la volontà di andare avanti. Ora, al contrario, pare che la sua scelta sia quella di recedere alla luce dei costi di investimento per la realizzazione del locale in cima a via Papa Giovanni XXIII.

Nel corso del tempo, specie dopo la pandemia e la crisi energetica legata ai conflitti, i prezzi dei materiali sono aumentati a dismisura, modificando la piattaforma economica del progetto, divenuto troppo oneroso. Impossibile, pare, procedere a una nuova modifica, al ribasso (costi e metratura), dell’accordo per tenere alla portata l’investimento. Le prossime settimane saranno decisive per arrivare o meno alla conferma dell’indiscrezione.