Ancona, il mistero di Brunella Chiù 5 mesi dopo

Nessuna traccia della dispersa. Il figlio: "Spero sia nei laghetti"

Brunella Chiù dispersa da 5 mesi: nella foto con i due figli

Brunella Chiù dispersa da 5 mesi: nella foto con i due figli

Ancona, 9 febbraio 2023 – “Non so più cosa pensare. La mia ultima speranza, che è quella più grande, è che il corpo sia lì". Lì, nei laghetti tra Trecastelli e Passo Ripe. Nella zona, ad esempio, dov’è stato trovato il corpicino del piccolo Mattia Luconi, otto anni appena, la più giovane vittima dell’alluvione del 15 settembre. La voce che parla, al Carlino, è quella di Simone Bartolucci, 23 anni, il ragazzo sopravvissuto miracolosamente alla furia del Nevola. Quando in contrada Coste a Barbara, il fiume le ha strappato per sempre la sorella Noemi (17 anni), trovata senza vita nei pressi di Corinaldo all’indomani, e la mamma Brunella Chiù (di 56), l’ultima dispersa dopo la tragedia. Senza sosta.

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Soccorritori e volontari l’hanno cercata ovunque, in lungo e in largo nelle valli dove il corso d’acqua più piccolo (il Nevola) affluisce in quello più grande, il Misa. Ma il corpo di Brunella, cinque mesi dopo, ancora non affiora. Manca all’appello da quella sera maledetta, in cui l’unico protagonista in negativo è stato lo tsunami killer provocato dai fiumi dell’hinterland senigalliese. Quello tsunami di acqua, tronchi e fango che ha stravolto l’esistenza di migliaia di persone, ha spezzato dodici vite e ne ha resa una invisibile. Nascosta agli occhi di parenti, amici e autorità che non hanno mai smesso di pensarla.

"So che la cercheranno nei laghetti artificiali che si sono creati dopo l’alluvione – racconta Simone al Carlino – Mi hanno riferito che proveranno a prosciugarli per vedere se può essere là sotto. Io lo spero più di qualunque altra cosa al mondo. Se andrò a vedere le operazioni? Penso di sì, dopo lavoro".

In un primo momento , ieri, è sembrato che le ricerche - mai ferme, in realtà - potessero concentrarsi in quell’area già dalla giornata odierna. Servirà qualche giorno in più. Lo conferma il sindaco di Barbara Riccardo Pasqualini: "Non inizieranno oggi, ma comunque ci hanno comunicato nel giro di breve tempo". Come si articoleranno? Attraverso delle specifiche pompe verrà rimossa l’acqua, in modo da favorire l’azione degli esperti e vedere se Brunella possa trovarsi veramente lì. Sotto al fango. Lo sperano tutti, dal sindaco che le era molto amico ad un intero paese, Barbara, che vive appeso da quel 15 settembre. Lo spera soprattutto Simone, che nel frattempo è ripartito dal suo lavoro al Molino Mariani.

"Mi aiuta a non pensare e ad andare avanti – continua – Al momento sto abitando tra casa della mia compagna e in un’abitazione in centro, ma quando posso torno a casa, in contrada Coste". Lì dove il fiume le ha strappato mamma Brunella e la sorella Noemi: "Quella è casa mia. Se tornerò a vivere lì? Un giorno probabilmente sì".

Sono le ore della speranza, mai sopita, in Simone: "Ormai è difficile, ma voglio credere che riescano a trovare mamma", aggiunge. Dando consistenza a quel suo desiderio palesato il giorno dei funerali di Noemi: poterle dare una degna sepoltura, un luogo dove poterla piangere assieme alla sorella minore. L’alluvione ha alterato la vita di Simone, salvatosi per pochi istanti aggrappandosi ad una pianta che pensava di potare. Spettatore inerme della furia del fiume che ha trascinato via Brunella e Noemi. Ma anche Mattia, dalle braccia di Silvia Mereu, Erina, l’anziana di Ostra Vetere, e le altre vittime di un evento terrificante, che nessuno dimenticherà mai. C’è ancora una donna da ritrovare, però. E si lavora senza interruzione nei laghetti tra Trecastelli e Passo Ripe. L’ultima speranza.